Con crisi si cerca rilancio territorio, Mudaro: “Iniziare da tangenziale e base gas”

 
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Mudaro guarda alla tangenziale e al progetto Argo-Cassiopea

Gela. Una “ricetta” vera e propria ancora non c’è, nonostante le tante proposte. Il rilancio dopo l’emergenza Covid, in città, è ancora tutto da definire. I sindacati confederali hanno individuato delle priorità, ma la strada è ancora lunga. Vincenzo Mudaro, segretario confederale Uil, spiega però che la priorità sono i progetti in essere. Sul territorio locale, fa riferimento ai cantieri della tangenziale che dovrebbe collegare la 117 bis Gela-Catania alla 626 Gela-Caltanissetta e alla base gas di Eni, inserita nel progetto “Argo-Cassiopea”. “I lavori della tangenziale di Gela sono un’opera da circa 300 milioni di euro – dice – con il collegamento tra la statale 117 bis e la statale 626 Caltanissetta-Gela. Sul tavolo, ci sono anche il progetto Argo-Cassiopea per la realizzazione della base gas e i fondi del “Patto per il Sud”. Il segretario Uil ha fatto una disamina più generale, legata al territorio della provincia, anche se Gela continua a mantenere un ruolo strategico, data la crisi costante che ne caratterizza le sorti.

“Per rilanciare un territorio che occupa gli ultimi posti di tutte le classifiche possibili e immaginabili – aggiunge – occorre un’inversione di tendenza perché anche l’agricoltura di qualità potrebbe trainare il rimorchio della ripresa. Ma sotto la cenere cova soprattutto l’emergenza infrastrutture. Il turismo nel cuore della Sicilia è un’utopia con le strade secondarie ridotte a colabrodo e la vendita delle abitazioni a prezzo simbolico è un tentativo, leggero, quasi a voler compensare anni di assoluta inefficienza politica”. Il sindacato, in più occasioni, ha chiesto che la politica non si limiti solo a teoriche prese di posizione.

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