“Con la green refinery eliminare le ciminiere”, Fava: “Segnale simbolico per nuova storia”

 
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Gela. “Con l’avvio della green refinery, potrebbe essere un segnale simbolico, per la partenza di una nuova fase. Credo che, se non sono più funzionali, le ciminiere della raffineria vadano demolite, in base alla nuova prospettiva pensata dall’azienda”. L’ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava, attuale dirigente del Pd cittadino, lancia la proposta, dopo i dati resi pubblici dalla multinazionale, in vista della partenza ufficiale della produzione green. I manager Eni, tra le altre cose, hanno confermato che verrà abbattuto il camino Snox, in un progetto di modifica dell’intero skyline dell’area industriale. “Dato che parte una nuova fase industriale in città – continua Fava – allora, anche eliminare le ciminiere potrebbe essere come scrivere una nuova storia. Deve esserci compatibilità tra questo modello industriale e lo sviluppo di altri settori. La città non può prescindere dall’agricoltura, dal mare e dal turismo. Esempi dello stesso tipo ce ne sono diversi in giro per l’Italia, penso alla Toscana”. Per Fava, il modello industriale “sostenibile” di Eni deve fare da traino.

“Anche l’amministrazione comunale deve essere ambiziosa, non limitarsi a gestire solo l’emergenza quotidiana – conclude – c’è una vasta piana che necessita di acqua. Credo sia ora di investire seriamente nel ciclo di riutilizzo delle acque. Bisogna pretendere un sistema di depurazione efficiente e senza scarichi in mare. Sono punti strategici, dai quali non si può prescindere se si vuole coniugare l’industria green alla crescita di altri settori economici di questo territorio”.

1 commento

  1. Se qualcuno volesse veramente cimentarsi nella pesca, come dice questo filosofo, potrebbe farlo senza cambiare nulla se non armare dei pescherecci ed uscire in mare aperto. Li non ci sono ciminiere. La pesca non si fa con la cannuzza dalla riva del mare…. o forse il nostro grande stratega non l’ha capito cos’è la pesca.
    Per il turismo bisognerebbe cambiare la testa di tutti noi. Non servono le mura timoleontee per fare arrivare gente in città, serve accoglienza a 360°, pulizia, ordine fare conoscere la città ed i suoi tesori a tutto il mondo (ricordi il caso del turista che ha portato la spazzatura in municipio e per questo, giusto o sbagliato, è stato multato. Era una provocazione). Le chiedo: quando era presidente del consiglio, ha mai pensato di fare inserire Gela in un circuito turistico? E non si nasconda dietro le ciminiere dell’ENI. Per l’agricoltura i terreni ci sono e sono dei buoni terreni e molti li coltivano. Per rilancio dell’agricoltura lei cosa intende? Ha mai pensato a dei progetti da fare conoscere alle persone tipo riunirsi in consorzio o cooperative? Ha mai fatto un censimento su quanti agricoltori VERI ci sono in città e incentivarli a muoversi nel migliore dei modi? La finisca di fare falsa politica, inizi ad agire. E’ facile fare con la bocca, un pò più difficile è mettere in atto.

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