Crisi indotto, tensione in prefettura per gli ex Tucam: “Al tavolo sieda anche Eni”

 
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Gela. Sicilsaldo dice sì a possibili assunzioni, inizialmente a tempo determinato, mentre Ergo Meccanica conferma le attuali difficoltà nella gestione del personale già alle proprie dipendenze.

Tensione tra azienda e sindacati. Il vertice convocato in prefettura a Caltanissetta per fare chiarezza sul prossimo futuro di circa tredici operai ex Tucam ha, comunque, riservato una notevole tensione al tavolo di trattativa. I responsabili di Ergo Meccanica non hanno nascosto tutto il loro disappunto per presunte mosse sindacali tese ad avvantaggiare il ritorno in fabbrica di personale dell’indotto a discapito di quello storico alle dipendenze della stessa azienda, aggiudicataria insieme a Sicilsaldo dei contratti quadro di manutenzione. Contestazioni fermamente respinte dal sindacato chiamato in causa e rappresentato alla riunione dai segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro e da quelli provinciali dei metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese. In ballo, c’è il rispetto del protocollo già firmato proprio in prefettura negli scorsi mesi.

Al tavolo siederà anche Eni? Non hanno partecipato alla riunione, invece, i delegati dell’azienda Sudelettra che, attraverso una nota, hanno confermato di non avere possibilità d’assorbire i lavoratori rimasti senza coperture previdenziali. Il gruppo, infatti, non è aggiudicatario di contratti quadro di manutenzione nello stabilimento di contrada Piana del Signore. Si tratta della stessa società che, negli scorsi mesi, ha assorbito i rami del gruppo Tucam. Davanti alla tensione tra le parti, i funzionari della prefettura nissena hanno scelto di porre una condizione rispetto a prossimi incontri. Al tavolo, dovranno sedere anche i manager di raffineria Eni. L’obiettivo appare quello di definire meglio lo stato dei lavori in fabbrica e ciò che si prevede per i prossimi mesi. Allo stato attuale, quindi, rimane in sospeso la situazione dei quattro operai ex Tucam, già firmatari di contratto con il gruppo Ergo Meccanica, che attendono di capire se potranno rientrare in fabbrica oltre a quella dei loro tredici colleghi, attualmente sprovvisti di qualsiasi copertura previdenziale.

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