FdI chiude l’esperienza Greco, “va sfiduciato non parteciperemo alla riunione che ha convocato”

 
0
Grisanti, Scerra e Casciana

Gela. I meloniani alzano le barricate e non ci saranno domani al tavolo convocato dal sindaco Lucio Greco. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ribadisce che non si torna indietro dalla decisione di sfiduciare l’avvocato. Non ci sarà nessun ritiro delle firme apposte alla mozione. Nelle scorse ore, c’è stata una riunione interna al partito. La decisione è quella di andare avanti con una linea politicamente dura, senza concedere troppe vie d’uscita all’amministrazione comunale. I consiglieri FdI risponderanno solo alle convocazioni del presidente del civico consesso Salvatore Sammito, a partire da quella di giovedì per il Piano economico finanziario del nuovo servizio rifiuti e le tariffe Tari, “mostrando il nostro dissenso”, dicono. L’apertura del primo cittadino che vuole un confronto sull’attuale situazione finanziaria dell’ente comunale, volto a smorzare la mozione di sfiducia, non convince per nulla il gruppo meloniano, che in consiglio schiera Vincenzo Casciana, Salvatore Scerra e Pierpaolo Grisanti. Il quarto esponente, Giuseppe Caruso, non si è mai espresso, avendo partecipato solo alla seduta di insediamento. Dal gruppo arrivano indicazioni anche piuttosto nette. “Comunque andrà la deliberazione sulla mozione di sfiducia, che non dipenderà solo dalla decisione di un singolo gruppo – spiegano – la linea dettata dal partito prevede l’espulsione per chi vota in modo contrario alla proposta sottoscritta dai consiglieri”. Quindi, chi non sta con la sfiducia è fuori dal partito. Secondo il coordinatore cittadino Salvatore Scuvera, i consiglieri e i dirigenti locali, Greco ha già perso troppe occasioni e ad oggi non è stato in grado di attuare il programma di quattro anni fa. “Il punto cruciale che determina la richiesta di sfiducia sta nelle modalità con le quali il sindaco ha svolto e svolge le sue funzioni e che, a giudizio dei firmatari della sfiducia pregiudica il corretto funzionamento dell’ente. Siamo preoccupati per lo svuotamento dell’azione amministrativa, soprattutto in termini di progettazione e programmazione strategica, in una fase storica che richiederebbe il massimo impegno. Non sono irresponsabilità, mire di potere o disfattismo a muoverci, ma il fermo convincimento che le istituzioni democratiche debbano agire nella trasparenza e nel coinvolgimento di tutte le istanze di rappresentanza e di raccordo con i cittadini. Possibile – spiegano da FdI – che l’idea alta dell’arte della politica, come servizio dedicato al bene comune e come perseguimento dei propri ideali, sia sempre più trascinata verso il basso, verso dispute individualistiche, verso calcoli opportunistici? Fin dall’insediamento, il sindaco ha disatteso il mandato politico popolare senza realizzare neanche una minima parte del programma elettorale che ad oggi risulta essere totalmente disatteso”. Da Fratelli d’Italia arriva una stroncatura senza appello dell’azione del sindaco e della sua amministrazione. “Proprio per il rispetto del ruolo che ricopre, il primo cittadino avrebbe già dovuto sentire il dovere di farsi da parte. Fratelli d’Italia non parteciperà alle riunioni convocate dal sindaco – precisano – per una questione di coerenza politica, perché se tieni una porta aperta non puoi temere la sfiducia. La mozione ha lo scopo di fare chiarezza, oltre a ribadire i motivi per i quali il sindaco deve andarsene dal Comune. La città non merita un altro anno di umiliazioni. Merita invece il coraggio della svolta”. Il gruppo locale di FdI non concederà alibi politici a nessuno e di fatto apre il campo del centrodestra, al cui interno nessun pezzo potrà fare passi indietro, salvo che non voglia mettere in discussione una futura alleanze per le prossime amministrative. “La trattazione della mozione sarà fondamentale per capire gli assetti politici futuri. Ogni giorno che passa ci sono nuovi danni per il Comune – continuano – è giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità”. Il centrodestra non torna indietro e in aula pare ormai debba sfiduciare il sindaco che si rivede nella stessa area politica. Sarà un segnale preciso rivolto agli alleati e a chi sta con il primo cittadino.

Fratelli d’Italia, di fatto, passa il destino politico del primo cittadino al campo progressista e civico. Forze come “Unità progressista” e “Una Buona Idea” potrebbero diventare decisive per il prosieguo dell’azione di Greco o per la definitiva chiusura di quest’esperienza. Sulla carta, l’opposizione ha tutti i numeri per dire basta. Domani, l’avvocato incontrerà tutte le forze politiche che risponderanno alla sua convocazione. Ci sono gli atti finanziari da valutare con attenzione e i correttivi attesi dalla Corte dei Conti. Gli esponenti della Meloni hanno già deciso e guardano dritti al dopo Greco, con o senza crisi finanziaria.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here