“FI voterà per la sfiducia, basta agonia amministrativa”, Trainito: “Città non sostiene Greco”

 
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Il consigliere Rosario Trainito

Gela. I forzisti vanno alla sfiducia e non ci saranno tentennamenti. E’ quanto traspare dalle parole del capogruppo in consiglio comunale Rosario Trainito. “Quando abbiamo firmato la mozione – spiega – eravamo già certi che non ci fossero più le condizioni affinché il sindaco potesse andare avanti. Abbiamo valutato con attenzione. Voteremo favorevolmente la sfiducia e penso che ci saranno i quindici voti necessari”. Forza Italia ha lasciato l’alleanza di Greco sul finire dello scorso anno. Da allora, i consiglieri azzurri si sono collocati all’opposizione. Trainito esclude che il partito possa fare melina e lo ribadisce anche rispetto agli atti finanziari che dovrebbero arrivare in aula consiliare prima della discussione della mozione. “Gli atti finanziari il sindaco deve farseli votare dalla sua maggioranza – aggiunge – non sono per nulla decisivi. Non sappiamo neppure quali correttivi saranno definiti per rispondere alla Corte dei Conti. Ci sarà comunque un commissario ad occuparsene”. Il capogruppo forzista, che presiede la commissione sanità, è certo che la linea non cambierà. “Insieme al consigliere Carlo Romano – spiega – abbiamo chiesto al presidente del consiglio comunale di accelerare per la calendarizzazione della mozione. E’ inutile andare avanti con questa agonia amministrativa”. Trainito sa che la sfiducia è comunque l’extrema ratio ma spiega che non c’erano altre soluzioni.

“Quando si sfiducia un sindaco si va contro le decisioni assunte dagli elettori – continua – non è mai semplice assumere scelte di questo tipo. Però, la responsabilità non è nostra ma di chi non ha saputo mantenere unita la maggioranza, preferendo far tirare il vento solo in direzione di pochi. Non abbiamo mai chiesto poltrone. Siamo andati avanti. Il sindaco vada per la propria strada. La città non lo sostiene più”. Quando i berlusconiani erano ancora tra i pro-Greco, Trainito non lesinava forti contestazioni sulla linea assunta dall’avvocato, chiedendo più volte un cambio di passo, così come ha fatto il partito, a cominciare dal parlamentare Ars Michele Mancuso. L’accelerata sulla sfiducia, impressa dalla decima firma apposta dal consigliere Dc Vincenzo Cascino, pare non farà cambiare i programmi degli azzurri, proiettati sulla costruzione del dopo Greco.

1 commento

  1. Come si fa`a parlare a nome di tutti cittadini di Gela , si faccia un referendum
    e vediamo se la città la pensa come i partiti

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