Fronte critico avvisa Greco, stop a one man show: unità è ancora lontana

 
0

Gela. Ieri, hanno cercato di fare quadrato, per rispondere alle pesanti accuse arrivate dai banchi del centrodestra. Gli alleati del sindaco Lucio Greco, però, non hanno affatto riposto le insegne delle fortissime perplessità, tutte concentrate sull’andamento dell’azione della giunta. Al vertice convocato a Palazzo di Città nel tardo pomeriggio di oggi c’erano praticamente tutti, critici e non. Greco, che adesso deve fare i conti con il posto lasciato libero dai dem, ha per l’ennesima volta chiamato a raccolta i suoi. Da questo punto di vista, niente di nuovo. Qualche accenno, in apertura, l’ha fatto ancora agli investimenti, almeno quelli previsti sulla carta. Gli alleati però hanno preteso che il dibattito si spostasse sulle prospettive politiche, anche più imminenti. Del resto, la conta dei possibili investimenti e dei progetti, Greco l’ha fatta già venerdì scorso, durante il primo incontro convocato a Palazzo di Città. La frangia non ortodossa è ritornata alla carica. Consiglieri di “Libera-mente”, come Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti (Diego Iaglietti pare invece molto più convinto dalle scelte del sindaco), ma anche Rosario Trainito, eletto con la lista di Greco, hanno nuovamente chiesto maggiore collegialità nelle decisioni amministrative e più confronto. Insomma, non gradiscono il one man show di Greco. A mesi di distanza dall’ingresso in giunta dei centristi, c’è chi non ha affatto digerito il “premio” (comprensivo di assessorato) garantito all’Udc (alle amministrative a supporto della coalizione a guida leghista), che ora però sembra uno dei partiti più fedeli alla linea dell’avvocato. I referenti locali dell’Udc, al vertice, erano tutti presenti. Del futuro delle deleghe lasciate dall’ormai ex assessore Grazia Robilatte (a cominciare da quella ai rifiuti) pare che il sindaco non abbia parlato. Allo stesso tempo, è ritornato a tessere le lodi dei democratici, per il lavoro fatto in questo anno. Avrebbe ribadito che la porta rimane aperta, altra ambivalenza politica che diversi alleati di certo non gli perdonano. I più critici ritengono che anche il caso dell’uscita del Pd sia stato mal gestito dall’avvocato, forse troppo attendista. Probabilmente, avrebbero preferito che il primo cittadino tagliasse definitivamente i ponti, piuttosto che attendere ripensamenti da Robilatte e dai dirigenti dem, che però ormai sembrano aver messo alle spalle l’esperienza “arcobaleno”. Alcuni alleati, presenti al vertice, parlano sostanzialmente di un nulla di fatto e testeranno le mosse del sindaco, anche nelle prossime settimane.

Pare che Greco possa ancora contare su un drappello di fedelissimi, ora che c’è stato il riavvicinamento del gruppo che si rifà all’amministratore Ghelas Francesco Trainito. L’area in giunta rappresentata dal vicesindaco Terenziano Di Stefano sta tentando di fare da ponte politico per evitare ulteriori fratture. Per il resto, però, nessuno pare intenzionato a mettere la firma su un contratto politico in bianco. Greco e la sua giunta (ci sono assessori che non riscuotono certamente grandi consensi nell’alleanza) dovranno portare risultati e condividere le soluzioni amministrative. Tutto questo, all’ombra di un Pd che non sta con le mani in mano e potrebbe iniziare seriamente a costruire un’area politica alternativa.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here