I soldi di Eni e le compensazioni, il vicesindaco in commissione: Di Dio: “Abbiamo chiesto il masterplan”

 
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Gela. Gli hanno chiesto ufficialmente di avere il masterplan, che lo scorso dicembre venne portato sul tavolo del sindaco Domenico Messinese. L’assessore Simone Siciliano, che fin dal suo insediamento ha in mano le chiavi del dossier Eni, è stato sentito, in audizione, dai componenti della commissione comunale sviluppo economico. La richiesta di poter visionare i contenuti del masterplan, commissionato a Rina Consulting-D’Appolonia, arriva dopo un periodo di forti tensioni, legate soprattutto alla vicenda del progetto porto e al “mistero” aleggiato intorno ad un lavoro che pochi hanno potuto valutare. Il masterplan realizzato dalla società di consulenza, inoltre, dovrebbe servire a disegnare i canali economici del prossimo futuro in città, a partire dal rilancio della portualità, un refrain dell’amministrazione comunale.

L’audizione di Siciliano.  “Vogliamo capire meglio quali siano i contenuti definiti nel masterplan – dice il presidente della commissione Luigi Di Dio – allo stesso tempo, abbiamo ottenuto una prima apertura su eventuali modifiche agli interventi da finanziare con i trentadue milioni di euro delle compensazioni Eni. Quelli con progetti già definitivi non credo che saranno sottoposti ad eventuali nuove proposte. Però, il vicesindaco si è detto disponibile a discutere degli altri interventi, senza comunque rivedere gli accordi attuativi conclusi con la Regione. Da quanto ci risulta, almeno fino ad ora, gli unici soldi impegnati sono quelli per i primi interventi al porto rifugio e i fondi della casa albergo Eni di Macchitella”. Insieme a Di Dio, c’erano gli altri componenti della commissione, i consiglieri Simone Morgana, Sandra Bennicci e Salvatore Scerra. Dopo aver acquisito il masterplan, la commissione potrebbe riconvocare il vicesindaco.

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