Il blitz “Extra Fines-Druso”, l’imprenditore Catania lascia il carcere: va ai domiciliari

 
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Gela. Lascia il carcere e viene trasferito ai domiciliari. I giudici hanno accolto le richieste della difesa dell’imprenditore sessantanovenne Emanuele Catania. A novembre, gli investigatori lo fermarono, con l’accusa di essere vicino al gruppo dei Rinzivillo, finito al centro dell’inchiesta antimafia “Extra Fines-Druso”. Il presunto sistema organizzato dalla famiglia sarebbe ruotato intorno al nuovo capo Salvatore Rinzivillo, che avrebbe ottenuto la guida del clan dai fratelli, gli ergastolani Antonio e Crocifisso. In base alle accuse mosse dai pm della Dda di Caltanissetta e da quelli di Roma, le aziende di Catania, concentrate nel settore della vendita all’ingrosso di prodotti ittici, sarebbero stati punti di riferimento economici per gli stessi Rinzivillo. La difesa, sostenuta dall’avvocato Giacomo Ventura, ha però escluso collegamenti tra l’attività lavorativa dell’imprenditore e i presunti esponenti del gruppo mafioso.

L’indagine “Extra Fines-Druso”. Catania, anche in fase di interrogatorio, si è sempre detto estraneo agli ambienti mafiosi, definendosi vittima dei clan. Adesso, arriva un affievolimento della misura cautelare, anche se la difesa, dopo aver valutato le motivazioni del provvedimento, potrebbe presentare ricorso.

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