Inchiesta Eurocoop, i vertici dell’azienda dell’indotto Eni lasciano il carcere

 
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Gela. Lascia il carcere per essere trasferito agli arresti domiciliari. Il sessantenne Silvio Pellegrino, presidente della società Eurocoop, impegnata nell’indotto della fabbrica Eni, ha ricevuto il provvedimento dai magistrati del tribunale del riesame di Catanzaro ai quali si sono rivolti i suoi legali.

Pellegrino venne arrestato lo scorso 20 maggio a conclusione dell’operazione “Bis in idem”, coordinata da magistrati e forze dell’ordine calabresi, scattata a seguito di una presunta truffa allo Stato e all’Unione Europea sul fronte dei contributi per l’incentivazione al lavoro.
I domiciliari sono stati disposti anche per il trentanovenne Simone Golino, altro esponente del gruppo Eurocoop. Lascia il carcere, inoltre, il sessantaquattrenne Santo Romano, ai quali i magistrati hanno imposto solo l’obbligo di dimora. Allo stato attuale, l’azienda si trova sotto la gestione di un commissario.

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