Indotto Eni, Ugl rompe trattativa su passaggio operai ex Ekso: “Non ci sono garanzie per tutti”

 
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Gela. Non c’è la garanzia di assorbimento per tutti gli ex lavoratori della Ekso, così il segretario provinciale dell’Ugl metalmeccanici Francesco Cacici ha deciso di rompere il tavolo di trattativa avviato con i vertici della Secom, l’azienda pugliese subentrata nel contratto per le bonifiche ambientali in raffineria. Manca l’intesa e la trattativa si è interrotta davanti ai funzionari dell’ufficio del lavoro di Caltanissetta. Sono in totale undici gli operai che dalla ragusana Ekso dovrebbero passare nella fila della Secom. Per due di loro, però, non ci sarebbe alcuna certezza di assunzione a tempo indeterminato. “Verrebbero parcheggiati nel bacino, ad attendere la chiamata dell’azienda – spiega Cacici – non è una soluzione che possiamo accettare. I lavoratori vanno assunti senza distinzione. Abbiamo dieci tesserati alla Ekso e ci siamo presi la responsabilità di non accettare questo tipo di condizioni. I lavoratori non escludono proteste”.

Dopo il confronto con la segreteria Ugl, i vertici della Secom hanno incontrato i segretari di Fiom, Fim e Uilm (Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese). Negli scorsi giorni, proprio il segretario provinciale della Fiom Orazio Gauci aveva chiesto alla nuova società di fare chiarezza sulla sorte occupazionale dei due lavoratori che, al momento, non rientrerebbero nei programmi.

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