Irruzione ai Servizi sociali, Rodoti chiede scusa ma rimane in carcere

 
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Gela.Può reiterare il reato, per cui deve stare in carcere. E’ questa la decisione assunta dal Gip del tribunale di Gela, Veronica Vaccaro, nei confronti di Rocco Rodoti, arrestato dai carabinieri con l’accusa di violenza, minaccia a pubblico ufficiale e porto illegale di armi.

La vigilia di Natale ha fatto irruzione all’interno della ripartizione Servizi sociali di viale Mediterraneo armato di una scacciacani. Il sostituto procuratore Calantucci aveva chiesto la misura cautelare. Rodoti ha ammesso di aver preteso di vedere l’assessore per chiedergli un contributo. Era nervoso ed ha poi chiesto scusa ai dipendenti che terrorizzati, hanno chiamato quel giorno i carabinieri. “E’ vero, ho fatto vedere la pistola giocattolo all’uscire dell’assessorato, ma non volevo fare nessuna strage. Anzi, quella frase era riferita alla mia famiglia. Se non mi aiutate torno e faccio una strage”. Non è bastato però a farlo tornare libero.

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