L’antico monetiere di Gela nel libro della Biblioteca Vaticana sabato al museo

 
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Gela. L’antico monetiere illustrato in un volume bilingue. Sarà presentato sabato al museo regionale.

S’intitola Le monete della Zecca di Gela il libro pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana, che presenta le monete dell’antica città di Gela conservate sia al Museo Archeologico che presso il Medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana.

L’opera è a cura di Giancarlo Alteri, già Conservatore del Medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana, e di Eleonora Giampiccolo, responsabile del Medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana.

Il monetiere gelese rappresenta una delle più grandi collezioni di monete dell’antica civiltà greca. “Nelle incisioni, ritroviamo le alternanze della grande storia, le effigi testimoni dei giorni della democrazia e di quelli della tirannide

Il catalogo delle monete è preceduto dal prologo “Elegia delle Mura” firmato da Giovanni Chiaramonte, fotografo di fama internazionale, docente di Teoria e Storia della Fotografia all’Università IULM di Milano. Questa sezione propone 21 scatti fotografici delle Mura Timoleontee, le antiche fortificazioni greche di Gela.

Dopo un’introduzione sullastoria della città, a partire dalla sua fondazione fino alla suadistruzione nel 282 a.C., segue il catalogo vero e proprio incui sono elencate le monete emesse dall’antica cittàdi Gela durante il periodo greco e conservatepresso il Museo Archeologico della città.Esso si divide in due parti. Nella prima sono espostele monete d’argento: si tratta quasi esclusivamentedi didrammi che recano gli stessi tipi e sono statiraggruppati in base alla posizione della legendasulla moneta. Nella seconda parte sono elencatele monete di bronzo. In questa sezione sono presentate anche le foto di alcuni reperti archeologici di particolare valore, custoditi presso il Museo di Gela.

Completa il volume un’appendice con una breve storia del Medagliere della Biblioteca Vaticana, che precede il catalogo dellediciotto monete dell’antica Gelaconservate in Vaticano, tra cui figurano esemplari non presentinella collezione di Gela, molti dei quali si distinguono per il loro ottimo stato di conservazione.

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