La Chiesa Madre torna al suo splendore, il 25 marzo riapre ai fedeli dopo 2 anni

 
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Gela. La Chiesa Madre viene restituita alla città. Dopo i lunghissimi lavori di restauro il 25 marzo il grande portone della Cattedrale si spalancherà ai fedeli.

Alle 20,30 il raduno alla Chiesa del Rosario, poi la cerimonia di apertura con la benedizione dell’Aula liturgica e  dell’Ambone con Liturgia della Parola, presieduta dal Vescovo Rosario Gisana.

I lavori furono finanziati tre anni fa. Sono stati investiti quasi 500 mila euro il rifacimento del pavimento, la visitazione delle cripte sottostanti, la posa in opera della pavimentazione nuova, il ripristino parziale degli stucchi e delle dorature e il ripristino a pietra del prospetto esterno.  L’appalto fu però sospeso e la chiesa chiusa da oltre un anno.

Nel corso dei lavori sono state trovate 5 cripte funeree e una fossa comune risalente al XV secolo, quando, ai tempi della pestilenza, i morti venivano sepolti nei sotterranei delle chiese. Dopo la rinuncia dell’impresa appaltatrice a metà lavori l’assessorato regionale ai Lavori pubblici ha provveduto a far scorrere la graduatoria ed ha affidato i lavori per l’importo restante di 280 mila euro alla ditta che figurava in seconda posizione, proveniente da Gangi Le attività parrocchiali sono proseguite in questi anni presso la chiesa del Rosario.

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