L’aggressione ai carabinieri durante il blitz antidroga, tre donne lasciano i domiciliari

 
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Gela. Il trentaduenne Gaetano Frasca rimane in carcere. Alleggerite invece le misure imposte alle tre donne che avrebbero tentato di coprirgli la fuga, durante un blitz dei carabinieri. I quattro si sono presentati davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale. Per Frasca, che è accusato di aver avuto la disponibilità di hashish, è stata confermata la custodia cautelare in carcere. Il trentaduenne avrebbe tentato di fuggire per evitare il fermo dei militari, convinti che la droga fosse destinata allo spaccio in città. Nell’abitazione, sono stati sequestrati sistemi per la pesatura della droga.

Per la madre e la sorella, invece, è stato disposto l’obbligo di dimora in città. La fidanzata sarà sottoposta all’obbligo di firma. Le tre, che avrebbero aggredito i carabinieri nel tentativo di favorire la fuga del presunto pusher, sono state inizialmente sottoposte agli arresti domiciliari. I difensori degli indagati, gli avvocati Enrico Aliotta e Roberto Nastasi, hanno fornito una diversa ricostruzione dei fatti, ridimensionando il presunto ruolo delle tre donne.

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