Gela. Sono esasperati. La crisi dell’intero comparto li ha già messi in enorme difficoltà, le dighe del territorio sono spesso fuori uso e non c’è neanche la possibilità di avere forniture idriche regolari dal Consorzio di bonifica. Questa mattina, un gruppo di agricoltori gelesi e niscemesi si è recato in commissariato. Hanno deciso di denunciare i vertici palermitani del Consorzio. “E’ assurdo – dicono davanti al commissariato – l’acqua c’è ma manca il personale per garantire le forniture alle aziende. Non possiamo andare avanti. Si mette in ginocchio un intero comparto, che conta migliaia di occupati. Più volte abbiamo chiesto un intervento, ma nessuno ha dato seguito. Ora, stiamo per presentare una denuncia, che verrà raccolta dagli agenti di polizia”. Insieme agli agricoltori, c’era l’assessore Cristian Malluzzo. A loro supporto, anche il primo cittadino di Niscemi Massimiliano Conti, che da tempo segue il caso.
“Sappiamo benissimo che gli operatori locali del Consorzio non hanno responsabilità – dice Liborio Scudera – ma non possiamo andare avanti senza risposte da Palermo. Paghiamo i canoni e li versiamo regolarmente, ma per non avere l’acqua. Per questa ragione, abbiamo deciso di denunciare e non bastano le semplici parole della politica”. Per gli agricoltori, l’intera struttura del Consorzio andrebbe rivista, dato che non assicura più servizi e risposte alle migliaia di agricoltori del territorio.
