Medi group, sit in operai davanti palazzo di giustizia: “Vogliamo lavorare, nostre famiglie a rischio”

 
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Gela. Una crisi repentina ch si è acuita nelle ultime settimane, fino alla procedura di liquidazione giudiziale dell’azienda, tra quelle più importanti dell’indotto edile di raffineria. Gli operai della Medi group construction, dopo le diverse iniziative dell’ultimo periodo, questa mattina si sono radunati davanti palazzo di giustizia. Almeno 150 dipendenti sono a forte rischio. La procedura seguita dal giudice è in corso e anche per questa ragione i lavoratori hanno scelto di organizzarsi in sit in davanti il tribunale. “Chiediamo il reintegro immediato al lavoro”, hanno scritto su un cartello. I sindacati del settore hanno già fatto richiesta di incontro in prefettura. Gli operai sono “sospesi” anche dalla retribuzione. Avanzano almeno quattro mensilità e la cassa edile.

Il futuro dell’azienda non è così chiaro e gli operai attendono riscontri anche dai vertici di Medi group. Nei mesi, proprio i dipendenti avevano segnalato ritardi nei pagamenti e nelle indennità dovute. Era già stata attivata una procedura di concordato. “Non sono solo i centocinquanta lavoratori ma ci sono tutte le famiglie – spiegano davanti palazzo di giustizia – siamo almeno più di trecento”. Gli operai si sono successivamente spostati in raffineria, dove si sono dati appuntamento in attesa di sviluppi su una vertenza che potrebbe diventare molto lunga e complessa.

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