Nessuna estorsione alla società di trasporto, tutti assolti gli otto imputati

 
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Gela. “I fatti non sussitono”. Così, è arrivata l’assoluzione per otto imputati, tutti affiliati ai gruppi locali di Cosa nostra e Stidda.

Erano accusati di aver messo sotto estorsione l’agenzia d’autotrasporto gestita daNicolò Bartolotta, Giuseppe Valenti, Gaetano Morteo e Orazio Cosenza. Le contestazioni mosse dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, però, non hanno retto nonostante la richiesta di condanne per oltre quindici anni di reclusione giunta proprio dai pm della Dda. L’assoluzione è scattata per Carmelo Fiorisi, Salvatore Burgio, Enrico Maganuco, Armando D’Arma, Paolo Di Maggio, Vincenzo Gueli, Gaetano Azzolina e Salvatore Murana. Il giudice Paolo Fiore, affiancato dalle colleghe Ersilia Guzzetta e Silvia Passanisi, ha letto il dispositivo assolutorio in aula. In questo modo, è passata in pieno la linea difensiva portata avanti dai legali degli imputati. Gli avvocati Antonio Gagliano, Flavio Sinatra e Cristina Alfieri, infatti, hanno sottolineato come diversi collaboratori di giustizia abbiano confermato la presunta vicinanza di quell’agenzia d’autotrasporto alle famiglie mafiose. “Come si fa – hanno spiegato in aula i due legali – a pensare che gli affiliati potessero chiedere il pizzo ai gestori di un’azienda che, a detta di molti collaboratori di giustizia, era inizialmente nata su volontà degli stessi gruppi mafiosi?”.

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