No Muos, Maida con due casse da morto davanti Palazzo D’Orleans

 
0

Palermo. Due bare, una tenda con sacco a pelo ed un manifesto gigante davanti la sede di Palazzo D’Orleans. La protesta anti Muos di Giuseppe Maida, accompagnato da Rosario Ristagno, si sposta a Palermo, davanti la sede della Regione.

E come sempre si tratta di una manifestazione eclatante, l’unico modo per fare sentire la propria voce. Per tre giorni, da domani a domenica, Giuseppe Maida, insegnante e il presidente dell’associazione di protezione civile «Prociv», Rosario Ristagno, presidieranno la sede della presidenza della Regione, esponendo due bare per protestare contro il Muos, il sistema satellitare di comunicazione ad altissima frequenza in costruzione nella base Usa di contrada Ulmo, dentro la sughereta niscemese.

Al portone del governo della Regione affiggeranno un manifesto per spiegare la loro iniziativa: «Ammazzati dal Muos e dal disinteresse politico». «È mafioso – aggiungono – imporre il Muos a una popolazione inerme e contraria all’impianto. E rivolgiamo un appello al governatore, Crocetta, perchè revochi le autorizzazioni<WC> come promesso alle elezioni».
Davanti alla base americana restano circa 100 persone a fare da scudo umano per impedire il passaggio dei Tir che trasportano i pezzi della stazione satellitare, contro i quali il comune di Niscemi ha emesso divieto di transito assoluto». Amministratori, popolazione e ambientalisti temono che i potenti campi magnetici creati dal Muos possano avere conseguenze letali sull’organismo umano in un’area molto vasta.

«Se il progetto americano andrà a buon fine – dice Giuseppe Maida – sarà compromessa la salute nostra e dei nostri figli e sarà anche la fine per l’economia agricola del territorio e una minaccia per la sicurezza dei voli. Le due bare stanno a significare che siamo quasi alla fine. Stanno facendo morire la speranza. Ogni mese porterò mille persone a Palermo fino a quando le autorizzazioni non saranno revocate». Secondo Maida «verrebbe pregiudicata l’entrata in esercizio dell’aeroporto di Comiso, perché le frequenze del Muos ostacolerebbero le comunicazioni radio tra i velivoli e la torre di controllo». Intanto anche il Primo circolo del Pd di Gela ha aderito al comitato No Muos.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here