“Non adeguatezza dei Tmb e rischi per le infiltrazioni criminali”: in audizione anche Musti

 
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Gela. È terminata oggi la missione in Sicilia, nelle province di Catania, Caltanissetta e Enna, della delegazione della ‘Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari’ composta dal deputato Jacopo Morrone, che ne è presidente, e da quattro commissari, gli on. Francesco Emilio Borrelli (Avs), Eliana Longi (Fdi) e Francesco Maria Rubano (Fi-Ppe) e il sen. Pietro Lorefice (M5s). E’ stato il presidente Morrone, durante la conferenza stampa tenuta nella Prefettura di Catania, a illustrare i risultati della due giorni siciliana durante la quale la delegazione ha effettuato sopralluoghi alle discariche di Timpazzo a Gela e di contrada Coda Volpe al confine tra Catania e Lentini con l’annesso sito di compostaggio, ha visitato il Sin di Gela e, nell’ambito del filone sulle ‘zoomafie’, si è recata in un maneggio di Piazza Armerina, che accoglie cavalli sequestrati alla criminalità, e alle stalle clandestine sequestrate a Catania dove vengono tenuti cavalli destinati alle corse clandestine. Quattro le audizioni in Prefettura: la delegazione ha ascoltato il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Gela Lucia Musti, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania Agata Santonocito e il responsabile dell’Osservatorio Zoomafie della Lav Ciro Troiano. “Con questa prima missione – ha dichiarato Morrone – abbiamo aperto il ‘filone Sicilia’ che la Commissione ha individuato fra quelli prioritari per le criticità che le sono state segnalate in ogni fase del ciclo dei rifiuti, a cominciare dalla raccolta differenziata per passare alle carenze dell’impiantistica, come è chiaramente emerso anche dalle audizione. Criticità pesanti che si traducono in insufficienza e non adeguatezza degli impianti Tmb, in insufficienza degli impianti di compostaggio per il trattamento dell’organico e in poche discariche quasi tutte di proprietà privata e ormai in esaurimento. A questo si collegano fenomeni illeciti determinati dalle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’intero sistema di gestione dei rifiuti traendo enormi profitti e, contestualmente, determinando danni ambientali difficilmente sanabili”.

A questo proposito Morrone ha inteso ringraziare in particolare le Forze dell’Ordine che operano con grande professionalità per la prevenzione e il contrasto dell’attività criminale. “La Commissione – ha specificato – ha funzioni di analisi e di inchiesta che di proposta. Certamente sarà da affrontare l’estrema carenza di forze sia per quanto riguarda il Noe, il Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, altamente specializzato, sia per quanto riguarda l’Arpa. Ma c’è anche un’esigenza di incremento dell’impianto sanzionatorio”. Morrone si è soffermato infine sulle attività illecite e criminali legate al fenomeno delle zoomafie e ai delitti contro gli animali. Commentando la visita alle stalle sequestrate e alle corse clandestine di cavalli, ha ribadito che si tratta di un ‘fenomeno criminale da contrastare non solo per quanto riguarda la tutela degli animali ma anche per il grande giro di affari illegali che c’è dietro. A questo proposito analizzeremo la possibilità di individuare una norma specifica per contrastare le corse clandestine e i combattimenti tra animali”. Il parlamentare FdI Eliana Longi ha inoltre voluto esprimere “soddisfazione per la visita ispettiva in Sicilia della Commissione Ecomafie e per l’apertura ufficiale dell’inchiesta parlamentare sulle corse clandestine di cavalli e i risvolti criminali ed esse connesse. Il problema delle corse clandestine, così come delle lotte fra cani, è un fenomeno storicizzato nella nostra terra: oggi i tempi sono maturi e c’è un impegno assolutamente trasversale dal punto di vista politico di tutta la Commissione, che io ringrazio per aver ufficialmente aperto questo filone di inchiesta su temi a me molto cari. Il livello culturale di un Paese, di una regione, deve essere anche misurato in base al contrasto a questi fenomeni criminali”.

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