“Non lasciamo sola l’amministrazione ma non stiamo con Greco”, Di Paola: “Pd rinunci a prevaricare”

 
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Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola

Gela. “Era giusto, anche per dargli maggiore forza, che l’emendamento sulle royalties venisse presentato dal governo regionale. Capiremo anche se resisterà, evitando l’impugnativa. Il Movimento cinquestelle non ha avuto mai l’intenzione di lasciare da sola l’amministrazione ma è chiaro che noi stiamo con la città e non appoggiamo la giunta Greco”. Il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola ritorna sull’approvazione dello “sblocca royalties” e allo stesso tempo ribadisce che l’amministrazione deve comunque pensare ad un proprio cammino. “In questi anni – dice ancora il parlamentare Ars – i finanziamenti sono sempre arrivati e noi siamo stati in prima linea, non per la giunta ma per la città. Un ente va poi gestito al meglio e i finanziamenti autorizzati vanno concretizzati. Sappiamo che ci sono evidenti vuoti di organico. Senza concorsi non potrà esserci ricambio generazionale”. I pentastellati, seppur opposizione dalla prima ora della giunta Greco, in questi quattro anni hanno avuto modo di incidere, mettendo spesso a disposizione i propri riferimenti regionali e nazionali. E’ accaduto con i finanziamenti del programma “Qualità dell’abitare” e più in generale con il capitolo dei progetti. Di Paola esclude che sia in atto una sorta di accerchiamento politico teso ad ingabbiare Greco e i suoi assessori. “Deve seguire il suo percorso – aggiunge – a conclusione di quest’esperienza amministrativa proporremo il nostro progetto a forze civiche e non che intendano condividerlo”. Il parlamentare regionale non sembra così convinto dell’efficacia dell’appello al governo nazionale, per un intervento in favore dei Comuni in difficoltà, soprattutto del sud Italia. Il sindaco Greco ha preso spunto dalle recenti dichiarazioni del primo cittadino di Benevento Clemente Mastella. “Sarebbe comunque un palliativo – dice ancora – sappiamo che tanti Comuni sono in forte crisi. Non riescono a riscuotere i tributi e la gente fa sempre più fatica a pagare. Per quanto riguarda Gela, mancano dirigenti e funzionari. Il personale è carente da un punto di vista numerico. I progetti? Certo, c’è la preoccupazione che i fondi non vengano utilizzati, visti i tanti vuoti negli uffici”. Di Paola è deciso a proseguire nel tentativo di ottenere un cambio di passo sulle royalties del progetto “Argo-Cassiopea”. La normativa attuale esclude una ripartizione anche a favore del Comune, limitandola allo Stato e alla Regione. “Penso che un risultato arriverà perché ci stiamo lavorando alacremente”, precisa. I grillini, con rappresentanti istituzionali a Palermo e Roma, ormai è evidente, sono proiettati alle prossime amministrative. In città, sono stati tra i fondatori del progetto “Unità progressista”, che ha esordito in consiglio, e lo stesso Di Paola si fida parecchio del lavoro svolto dal gruppo. Non ci sarà però nessuna accelerazione per una fine anticipata del mandato del sindaco. “Sfiducia? Noi non abbiamo appoggiato questo sindaco – spiega il parlamentare – dovrebbe spettare a quelle forze che lo hanno sostenuto con convinzione. Il nostro progetto politico è aperto a gruppi civici e non che si riconoscano in una certa linea di rilancio della città. Il Movimento cinquestelle farà la propria strada, a partire dal lavoro dei consiglieri che hanno dato vita ad Unità progressista. Decideremo collegialmente”.

Di Paola non pare intenzionato ad alimentare “pregiudizi” politici verso chi è fuoriuscito dalla giunta del sindaco e un dialogo con gruppi civici come “Una Buona Idea” pare sia ipotizzabile, anche se ad oggi non ci sono stati passi decisi. E’ ancora molta, infine, la diffidenza verso le scelte dem. In provincia, è iniziato il corso del nuovo segretario provinciale Renzo Bufalino, che prende il testimone da Peppe Di Cristina. I rapporti locali tra democratici e pentastellati sono arrivati ai minimi ma Di Paola non scende troppo nel particolare. “In vista delle amministrative stiamo già lavorando per unire piuttosto che per dividere – conclude – il dialogo con il Pd sarà possibile se riconosceranno la nostra centralità nel fronte progressista. Devono rinunciare alla prevaricazione che li ha contraddistinti negli anni, soprattutto nei nostri confronti. Il Movimento cinquestelle, ormai da tempo, in Sicilia è il primo partito”.

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