Pontile sbarcatoio ai limiti, Di Blasi: “Lavori non a norma e senza sicurezza”

 
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Di Blasi a ripreso interventi che ritiene non a norma

Gela. Il pontile sbarcatoio, da anni in condizioni strutturali ai limiti, è nuovamente al centro di contestati interventi di “messa in sicurezza”. A riaccendere i riflettori sull’iter dei lavori, che per altre vicende ha portato a processo quattro dirigenti comunali succedutisi alla guida del settore lavori pubblici del municipio, accusati di omissioni e interventi mancanti sfociati in problemi strutturali, è l’ambientalista Saverio Di Blasi, presidente dell’associazione “Aria Nuova”. Durante un discutibile intervento di messa in sicurezza del pontile, ha filmato e fotografato quelle che definisce “irregolarità per qualsiasi cantiere di lavoro”. Nel suo video, sono stati immortalati operai in pantaloncini intenti a fissare reti di protezione e aggrappati all’esterno dei guard-rail pericolanti senza, apparentemente, il rispetto di alcuna norma. “Un progetto che va del tutto rivisto e che non garantisce nessuna sicurezza, neanche per l’incolumità di bagnanti e avventori della zona”, dice. “La recinzione è stata collocata male e c’è ancora spazio per accedere fin sotto la struttura – aggiunge – con il rischio che pesanti calcinacci possano staccarsi, come è già avvenuto più volte”.

Il pontile sbarcatoio era stato oggetto di contestatissimi interventi di restauro voluti dall’allora governatore Rosario Crocetta per il tramite della protezione civile regionale. Insieme avrebbero dovuto consentire il riutilizzo dello storico approdo e un collegamento navale con Malta e Ustica. Le somme sono state spese, con una vergognosa riqualificazione e l’aggiunta di un ponticello che potrebbe essere la causa del definitivo danneggiamento. Quel giorno finito alla storia insieme alle troppe fantomatiche inaugurazioni promosse da Rosario Crocetta, gli aliscafi della Ustica Lines furono costretti solo a rimanere a largo del golfo di Gela. Da allora non sono mai approdati in città.

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