“Basta con demagogie e populismi, il Consiglio comunale pensi allo sviluppo”

 
0

Gela. Basta con facili demagogie sulla pelle dei lavoratori e gli attacchi strumentali in Consiglio comunale. Il gruppo consiliare dell’Mpa critica l’atteggiamento dei colleghi che usano la Raffineria magari per essere maggiormente populisti.

Gli autonomisti non ci stanno e chiariscono la loro posizione. “Da qualche mese  è stato istituito un tavolo in Prefettura per la risoluzione delle problematiche del quale fa parte il sindaco – scrivono –  Quella è la sede preposta per fare dialogare tutte le parti sociali coinvolte in questi tipi di processi. E’ in Prefettura, sede del Governo, che si possono affrontare e risolvere  problemi di tale importanza. Una sede autorevole, competente e soprattutto tesa a stemperare le tensioni, non a fomentarle. Qualsiasi intervento fatto in sedi diverse se da un lato può servire a tenere alta l’attenzione sulla grave crisi economica e sociale che attanaglia Gela, dall’altro, dato il tipo di atteggiamento aggressivo, crea maggiore tensione con la zona industriale e le società private che vi operano. Temiamo infatti che qualche nostro collega eccitato dal facile applauso non si renda conto delle frasi pesanti, poco opportune e a volte non veritiere che proferisce”.

L’attenzione dei consiglieri dovrebbe essere concentrata su altri argomenti: Piano regolatore, viabilità, vivibilità, interventi sociali, culturali, scuole. L’Mpa sottolinea quanto sia importante svolgere una azione politica di stimolo. “Possiamo soprattutto come amministrazione creare le condizioni per convincere talune aziende ad investire nel nostro territorio perché qui conviene – scrive l’Mpa – Conviene perché si intende creare lo sportello unico informatizzato che consenta ad una azienda di presentare domanda e nell’arco di tre mesi avere tutte le risposte necessarie; perché qui alle nuove aziende riduciamo la Tarsu, perché qui è stato siglato un protocollo di intesa che consente agli imprenditori che volessero insediare delle nuove attività di potere ottenere le aree dismesse ubicate all’interno della Raffineria con costi di insediamento e gestione (acqua e luce) praticamente irrisori, perché qui abbiamo un know how che tutto il mondo ci invidia. Ci sono autorità che sono preposte a vigilare. Non al Consiglio comunale,  né tanto meno a novelli Don Chisciotte non di rado con tanto di Sancho Panza al seguito”.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here