“Non ci sono avvocati invincibili”, i sette consiglieri si tolgono un sassolino

 
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Gela. Si sono tolti non un semplice sassolino, ma una masso. Hanno atteso un anno la sentenza del Cga, e da ieri sono i titolari di un seggio in Consiglio comunale. Sono i sette consiglieri riabilitati dal Cga.

Ieri sera hanno fatto il giuramento bis, seppur controvoglia. Un’ora prima di entrare in aula quattro dei sette consiglieri hanno espresso il loro pensiero. Il primo a prendere parola è stato Guido Siragusa, che ha aderito all’Udc. “I deputati hanno tentato di millantare – ha detto – Noi siamo stati zitti quando il presidente Leone spiegò le motivazioni. Il legislatore ha pensato sempre allo stesso modo, il giudice del Tar in maniera diversa. Durante la proclamazione degli eletti ognuno aveva una verità elettorale. Pellitteri in un comizio diede lezioni di diritto, il presidente Leone venne criticato da altri. Qui non si trattava di dare solo il premio di maggioranza al sindaco. In tutte le città in cui si è votato i consiglieri sono stati eletti con il metodo Leone. L’unica città che ha sconfessato il Tar è Gela”.

“Mi auguro che si torni al 19 ottobre 2010, e vengano riconosciute anche le composizioni delle commissioni consiliari – prosegue Siragusa – Non ci sono avvocati invincibili, né è stata sconfessata la convinzione che al Cga non si possono modificare le decisioni del Tar”.

“Giustizia è fatta – dice Giuseppe Morselli – c’è un consiglio legittimamente insediato, ma oggi è il momento dell’assunzione di responsabilità. La città non ha voglia di ascoltare le vicende giudiziarie di questo consiglio, per cui dico al sindaco di dare una sterzata. Sono pronto ad assumermi le mie responsabilità. Questa vicenda ci ha portato una maturità in più, ma auspico una opposizione che abbia la voglia di costruire insieme. La denuncia fine a se stessa non serve più”. Morselli esco dall’Udc e  aderisco al PiD.

“C’è stata una speculazione da parte di alcuni politici – dice Giovanna Cassarà – anche nel mio partito. Non mi spiego perché Donegani in sede di approvazione della legge di interpretazione autentica nell’aprile del 2011 ha votato favorevolmente, mentre prima era contrario. Ha preso in giro gli elettori, o ha cambiato idea? Chi ha festeggiato l’anno scorso è stato di cattivo gusto, non che abbiano cambiato le sorti della città”. Intanto D’Aleo ha rinunciato alla carica di consigliere comunale, optando per quella assessoriale. Entra Giuseppe Verdone. 

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