Gela. Potrebbe trattarsi di una fuga volontaria ma la paura è quella che possa essere finita in un brutto giro. Ana Maria Tatan ha 16 anni. Non si hanno più notizie della ragazza rumena dall’otto novembre scorso, da quando cioè è uscita di casa dicendo che sarebbe andata a trovare un’amica.
Una denuncia alle forze dell’ordine è stata presentata dalla mamma, Alina Nicoleta Tatan, di 36 anni. Ana Maria lo aveva già fatto un’altra volta. Due mesi fa aveva lasciato la sua abitazione per farvi ritorno dopo una settimane. La madre scoprì che aveva trascorso quel tempo a casa di un’amica. Non questa volta. La madre ha già controllato in diverse abitazioni ma della figlia nessuna traccia. Il telefono a volte squilla ma non risponde, ma nella maggioranza dei casi risulta non raggiungibile. La sedicenne frequenta l’istituto Alberghiero gelese, ma pare che abbia manifestato più volte la volontà di lasciare la casa dei genitori. “Sono preoccupata – dice la madre, che lavora in un bar cittadino – dopo il primo allontanamento non si era nemmeno scusata e per questo motivo l’avevo fatta uscire di meno. Non le ho permesso di vedere l’ex fidanzato. Forse è questo uno dei motivi per cui è andata via”.
Ana Maria è andata via senza documenti e denaro. Ha portato via solo trucchi. Niente altro. “Ho girato dappertutto – dice la madre – anche tra cittadini rumeni e italiani che conosco ma nessuno mi ha saputo dire nulla. Penso che non si sia allontanata da Gela”. La donna ha raccontato che fino allo scorso marzo era fidanzata con un ragazzo di 20 anni rumeno. Il rapporto si è interrotto dopo l’arresto per furto del ragazzo. “E’ sempre stata ribella – dice la madre – mi ha sempre detto che quando compirà 18 anni lascerà la città. Vuole andare lontano”.
La madre teme che possa essere entrata in un brutto giro. Tra la comunità rumena infatti circola voce che qualcuno sfrutta anche ragazze minorenni o appena maggiorenni. Ecco perché c’è apprensione. Ma questa è solo una ipotesi che non trova alcun riscontro giudiziario. La madre ha lanciato l’appello affinchè qualcuno che la riconosca avverta le forze dell’ordine.
