Regione valuta le carte di un nuovo parco agro-fotovoltaico, progetto sottoposto a Via

 
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L'area individuata per realizzare il progetto

Gela. La documentazione e le relative cartografie erano già state depositate due anni fa, in Regione. La “Pv Freyr srl”, società con sede legale nell’ennese, ha presentato le istanze per arrivare all’autorizzazione unica e ottenere il via libera alla realizzazione di quello che viene presentato come un vasto parco agro-eco-fotovoltaico, con potenza da 87,96 Mwp. L’intero progetto dovrebbe sorgere in aree, ricomprese nella zona agricola di contrada Badia Collegio. I responsabili della società, solo pochi giorni fa, hanno completato le integrazioni, richieste dai funzionari del dipartimento regionale dell’ambiente. E’ stata rivista la documentazione progettuale e ambientale, sulla scorta di un parere intermedio, rilasciato dalla commissione tecnica specialistica. E’ in atto la fase di valutazione ambientale, legata anche alla procedura d’incidenza. Sono passaggi propedeutici al rilascio del provvedimento autorizzatorio unico regionale, lo stesso che ormai anni fa, prima della revoca, era stato concesso per uno dei primi maxi investimenti in questo settore.

Quello che avrebbe dovuto sorgere su iniziativa della cooperativa “Agroverde”, invece rimase solo alle prime battute, naufragando senza possibilità alcuna di vedere la luce. E’ stata riaperta la fase per la presentazione di osservazioni, con l’avviso pubblicato e trasmesso anche a Palazzo di Città. “L’impianto in questione prevede l’installazione a terra, su vari lotti di terreno di estensione totale 998.430 m 2 attualmente a destinazione agricola, di pannelli fotovoltaici (moduli) in silicio monocristallino della potenza unitaria pari a 565 Wp”, si legge nella documentazione presentata in Regione. “Il progetto prevede complessivamente 169.395 moduli occupanti una superficie massima di circa 438.175 m2 , per una potenza complessiva installata di 95,70 MWp lato DC, di moduli fotovoltaici”, è ancora riportato. Fino ad oggi, nonostante diverse istanze presentate in Regione, progetti simili non hanno mai trovato concretizzazione e anche la realizzazione nelle aree agricole ha fatto spesso discutere.

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