Rifiuti nucleari a Butera, Ventura: “Territorio mortificato ha già pagato inquinamento”

 
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Per Ventura c'è piena fiducia alla base del rapporto politico con Greco

Gela. “Non è la prima volta che si decide di mortificare questo territorio dal punto di vista ambientale”. Il coordinatore provinciale di Italia Viva Giuseppe Ventura si schiera nettamente contro l’eventuale decisione di collocare il deposito nazionale per i rifiuti nucleari nella zona di Butera, a pochi chilometri di distanza da Gela. “Italia Viva apprende con forte rammarico la scelta del Ministero dell’ambiente e di quello dello sviluppo economico – dice – verrebbero seppellite scorie nucleari a Butera, praticamente a pochi passi da Gela. Ci sarebbero gravi danni per lo sviluppo turistico del territorio e per la salute dei cittadini. Ci avevano già provato qualche anno fa con le trivelle in mare, ma il Comune, le scuole e i cittadini si sono opposti con forza riuscendo a vincere una grande battaglia in favore del territorio”. Secondo l’ex assessore comunale all’ambiente, tutte le forze politiche devono mobilitarsi. Solo in questo modo si potrà evitare che si concretizzi l’ennesima decisione che mette a repentaglio la già precaria tenuta ambientale di questa area. “E’ necessario fare fronte comune – prosegue Ventura – per opporci con forza alla volontà del governo centrale, che intende stoccare scorie nucleari in un territorio che in termini di inquinamento ha già dato tanto, basti pensare alla raffineria e al Muos. Regione, provincia, Comuni, scuole, associazioni e politica di ogni colore devono assolutamente impedire che Butera, nel cuore del Golfo di Gela, possa diventare deposito di scorie nucleari”.

Ventura un ultimo monito lo manda anche agli attuali rappresentanti istituzionali del territorio. “Ci aspettiamo una forte presa di posizione dei deputati della provincia, sia regionali che nazionali – conclude – e dei sindaci”. La zona di Butera rientra tra le sessantasette individuate in Italia come potenziale deposito nazionale.

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