Riparte da Ragusa la nuova fase del M5S,  Di Paola: “torniamo tra la gente”

 
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Ragusa. I grillini ripartono dalla base per iniziare a consolidare il progetto politico di alternativa al centrodestra, anche sul territorio.

Ieri a Ragusa il coordinatore regionale Nuccio Di Paola, insieme ai parlamentari nazionali e regionali locali e ancora a sindaci e consiglieri del partito, ha incontrato gli attivisti e chi intende affacciarsi ai gruppi territoriali che costituiranno la base del nuovo corso pentastellato voluto dall’ex premier Giuseppe Conte.

Una lunga riunione, la prima in presenza, che apre agli incontri mensili che Di Paola ha intenzione di svolgere periodicamente in tutta l’isola per gettare le basi della nuova struttura del Movimento che partirà proprio dai gruppi territoriali. Tra i primi otto già costituiti c’è anche Gela, che con i suoi trenta iscritti si candida ad essere uno di più numerosi dell’Isola.

“I primi otto partiranno nei prossimi giorni – ha detto il vice presidente dell’Ars – entro settembre, ottobre dovremmo essere in grado di farne partire una quarantina, che hanno praticamente raggiunto le trenta iscrizioni richieste. Dobbiamo tornare con forza tra la gente, con banchetti un po’ dovunque. Le tematiche – ha sottolineato Di Paola – non ci mancano, a causa, purtroppo, dei disastri che sta facendo il governo che ha tagliato il reddito di cittadinanza, buttando per strada 40 mila siciliani, tolto il superbonus 110 per cento,  distrutto la sanità.  Per questo in Sicilia abbiamo attivato il sito sossanitasiciliana.it dove stanno confluendo numerose segnalazioni  che stiamo vagliando”

A Ragusa ieri c’erano quasi tutti i big pentastellati, a partire dai due senatori gelesi Ketty Damante e Pietro Lorefice.

Intanto si torna nelle piazze con i banchetti per la raccolta firme per il salario minimo, uno dei cavalli di battaglia del Movimento. Iniziativa fortemente voluta dallo stesso Presidente Giuseppe Conte, che ieri è intervenuto in videocall da Cernobbio caricando gli attivisti e spingendoli a raccogliere “una montagna di firme” per il salario minimo.

“Ho in mente dei numeri – ha detto-  non  li dico, ma ci sono tantissimi zeri”. Sul salario minimo Conte ha cercato di sgombrare il campo da numerose fake news.
“Come quella – ha detto Conte – che vorrebbe che chi guadagna di più ora col salario minimo rischierebbe di guadagnare meno. Niente di più falso. Chi guadagna di più ora, non sarà toccato”.
“Sono a Cernobbio – ha detto Conte – per ribadire che il M5S non trascura la cultura di impresa, senza questa non si va da nessuna parte,  ma siamo convinti che la politica debba far crescere tutte le componenti del Paese in modo armonico. Un Paese non può crescere se trascura le fasce più in sofferenza. Questo governo è senza visione e senza coraggio, a dicembre non ha varato  nessuna misura per sostenere crescita, hanno fatto una legge di bilancio nel segno dell’austerità e anche  oggi le cose sono messe molto male”.

Tra gli interventi di Di Paola e Conte  quello dell’ex ministro  Nunzia Catalfo che ha cercato di dare indicazioni soprattutto sul versante tecnico, annunciando iniziative esplicative su questo tema, tra cui numerosi webinar.

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