Ripulì abitazione, giovane condannato: “Contesto sociale lo influenzò”

 
0

Gela. E’ stato condannato a sei mesi di reclusione a condizione, però, che si allontani, per il suo stesso bene, dal contesto cittadino. Questa, la sorte giudiziaria toccata al diciannovenne Andrea Siciliano.

Il giovane, difeso dall’avvocato Riccardo Lana, è stato ritenuto colpevole di un maxi furto, da oltre cinquemila euro, messo a segno lo scorso anno all’interno dell’appartamento di proprietà di una donna, costituitasi parte civile attraverso il suo legale di fiducia Salvatore Morreale.
La condanna a sei mesi di reclusione è stata comminata dal giudice Domenico Stilo, confermando, così, la richiesta giunta dal pubblico ministero Elisa Calanducci.
“Questo giovane – ha ammesso la specialista Vincenza Roccaro che ha seguito l’imputato – è stato portato a delinquere perché fortemente influenzato dal contesto di vita che lo circonda. Prima di ritornare in città, lavorava con profitto in Germania. Per questa ragione, dovrebbe ritornare in quell’ambiente e lasciare i luoghi d’origine”.
Stando alla ricostruzione fornita dagli agenti di polizia che lo arrestarono, Siciliano avrebbe ripulito l’appartamento portando via diversi monili in oro. Un enorme danno causato alla proprietaria dell’immobile che, nonostante le indagini svolte dagli agenti del commissariato di via Zucchetto, non è mai più riuscita a riavere la refurtiva.
Non c’è stata la possibilità, almeno fino ad oggi, d’individuare il presunto ricettatore dell’oro. Per questo motivo, la vittima ha deciso di costituirsi in giudizio contro il giovane.
Si risalì all’identità del diciannovenne tramite le chiavi del suo ciclomotore che, nella concitazione di quei momenti, Siciliano smarrì nei pressi dell’abitazione.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here