“Romano? Posizione personale”, Di Dio: “Non c’è stata condivisione con partito”

 
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Luigi Di Dio spiega di non considerare il Pd "maggioranza"

Gela. In casa Forza Italia, probabilmente, bisognerà avere un confronto. Ieri, il consigliere Carlo Romano non ha nascosto di non condividere l’attuale strategia politica del sindaco Lucio Greco, soprattutto in chiave vertenza Gela. “Auguriamoci che terminino le inaugurazioni, le premiazioni, le processioni e si pensi alla città. Una città che necessita di una leadership – ha detto – di un tutore, di un sindaco che si assuma le proprie responsabilità senza demandare, senza spalmare ad altri le responsabilità e senza condividerle con altri. Un sindaco ha tutti gli strumenti, le leve, i bottoni, il megafono per attirare l’attenzione su Gela e le sue problematiche”. Parole che in un’alleanza “arcobaleno”, attualmente non proprio in forma, hanno subito aperto la maglia. Il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli ha chiesto a Romano di chiarire la sua appartenenza, in maggioranza oppure fuori dall’alleanza di Greco? All’indomani delle perplessità sollevate, Romano conferma quanto spiegato. “Io sono un consigliere di Forza Italia e sostengo il sindaco Lucio Greco – spiega – ma questo non significa bendarsi gli occhi e fare finta di non vedere quali sono le opportunità, le possibilità oppure dare un consiglio”. Romano non sembra intenzionato a prendere altre strade, anche se la sua uscita ha suscitato subito un gran clamore politico. Il capogruppo azzurro Luigi Di Dio non ci gira attorno. “La posizione di Romano è personale, non c’è stata nessuna condivisione con il partito – spiega – mi ha contattato dopo aver rilasciato quelle dichiarazioni. Un chiarimento? Certo, ci vedremo e ne parleremo meglio. Sulla questione degli investimenti e della proroga Via ferma, credo che bisogna sempre stare con i lavoratori che rischiano di perdere il posto. Personalmente, ho partecipato a tavoli istituzionali, insieme ai sindacati e ai deputati Michele Mancuso, Nuccio Di Paola e Giuseppe Arancio. Il sindaco i solleciti li ha fatti, se non arrivano risposte dal ministero, non credo gli si possano addebitare delle colpe. In una situazione di questo tipo, la protesta è più che legittima. Probabilmente, non c’è il coinvolgimento che ci attendevamo dal sindaco, ma bisogna anche fare proposte. Non si può pensare che in un rapporto a due, sia sempre l’altro a chiamare o a chiedere consigli”.

Tra gli azzurri, qualcosa forse non sta quadrando. Il gruppo è rappresentato in giunta, con il coordinatore cittadino Nadia Gnoffo, e il deputato regionale Michele Mancuso ha fatto da garante politico all’alleanza del sindaco. Probabilmente, lo stesso Mancuso, che non si è ancora espresso sulle dichiarazioni di Romano, chiederà qualche delucidazione in più ai suoi.

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