Schiaffi ad un addetto e caos al pronto soccorso, ma Biundo non è imputabile

 
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Gela. La perizia psichiatrica alla quale è stato sottoposto ha accertato la sua incapacità di intendere e di volere. Il ventiquattrenne Paolo Biundo non è imputabile. La decisione è stata pronunciata dal giudice Ersilia Guzzetta che ne ha disposto l’assoluzione, imponendogli comunque la libertà vigilata per due anni e il trasferimento in una struttura specializzata. Il giovane, ad inizio dicembre, era stato bloccato dai carabinieri che lo avevano sorpreso mentre, probabilmente ubriaco, intralciava il traffico in via Cascino. Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele, sarebbe andato in escandescenze, schiaffeggiando l’addetto al triage e danneggiando la mobilia della struttura sanitaria. Il difensore di fiducia, l’avvocato Davide Limoncello, ha chiesto e ottenuto una perizia psichiatrica che ha accertato lo stato di incapacità del giovane, attualmente detenuto.

Non è imputabile. Il pubblico ministero Gesualda Perspicace ha appunto chiesto la sottoposizione ad una misura di sicurezza. Il giudice ha accolto la richiesta e, decidendo per la libertà vigilata, ha dichiarato estinta la misura della custodia cautelare in carcere.

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