“Territorio mortificato”, proroga Via ferma: Filctem, Femca e Uiltec sì a manifestazione

 
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Le segreterie territoriali hanno già riferito ai nazionali

Gela. Come preannunciato, anche le segreterie di Filctem, Femca e Uiltec vanno allo scontro. I ritardi nel rilascio della proroga Via per la base gas di Eni vengono ritenuti non più giustificabili. “Si mortifica un intero territorio”, dicono i segretari Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Maurizio Castania. La prossima settimana, si terrà un consiglio di fabbrica, con tutte le rsu delle società del gruppo impegnate nel sito locale. I vertici sindacali hanno partecipato al tavolo permanente istituito in Comune. “Si era detto che la commissione ambiente aveva definito tutto positivamente – dicono i sindacalisti – e si doveva attendere solo la firma di convalida del ministero”. Il senatore grillino Pietro Lorefice, che sta seguendo l’iter del procedimento, ha spiegato che le valutazioni più approfondite stanno riguardando due aree, sottoposte a bonifica. “Una questione che non era mai emersa negli incontri precedenti”, spiegano ancora. A questo punto, il consiglio di fabbrica potrebbe dare il via libera ad una protesta da far arrivare a Roma. Le segreterie provinciali sono pronte ad “azioni di lotta”, oltre alla manifestazione, alla quale chiedono a tutte le istituzioni di aderire. Allo stesso tempo, invitano Eni ad “assegnare le successive gare per la realizzazione del progetto”. Temono che l’azienda, alla fine, possa decidere di non dare seguito all’investimento, che è quello più consistente da un punto di vista finanziario dell’intero protocollo di intesa.

Già negli scorsi giorni, la Cgil ha fatto scattare l’azione, con lo “Sblocca Gela”, chiedendo un incontro direttamente con il premier Giuseppe Conte e manifestando all’aeroporto di Catania. “Basta con alibi e strumentalizzazioni”, concludono le segreterie provinciali di Filctem, Femca e Uiltec.

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