Timpazzo, Greco scrive ad Srr e “Impianti”: “Cosa vogliono fare? Regione contro Tar”

 
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Il sindaco Greco e l'assessore regionale Baglieri

Gela. Su Timpazzo, sito diventato nuovamente epicentro di una crisi dei rifiuti che il governo regionale non riesce per nulla a risolvere, il sindaco Lucio Greco ha scritto alla Srr4 e alla società “Impianti Srr”. La Regione, ieri, ha addirittura diffidato la stessa “Impianti”, che ha autorizzato conferimenti ulteriori per circa trecento tonnellate giornaliere, fino al prossimo 10 luglio. L’ingegnere Giovanna Picone, amministratore della società in house, teme infatti che i rifiuti che stanno arrivando dal sistema di “Sicula trasporti” possano di fatto intasare ancora di più la piattaforma integrata, riducendo gli spazi destinati ad altri Comuni e soprattutto a quelli dell’ambito, compreso Gela. Greco ha scritto anche ai sindaci dei Comuni della Srr. La Regione ha imposto fino a 950 tonnellate al giorno, puntando su Timpazzo, Oikos e Siculiana. Per l’avvocato, il governo regionale viola il disposto del Tar Palermo, che con un’ordinanza si è di recente pronunciato sulla sospensiva chiesta proprio da “Impianti Srr”. “Il Tar si è pronunciato in maniera chiara, ripristinando dei paletti ben precisi e mettendo fine al tentativo della Regione di fare degli impianti gelesi l’unico sito di conferimento dei rifiuti prodotti nell’intero contesto regionale, anche a prezzo della stessa sopravvivenza della discarica, duramente provata dai conferimenti imposti dalla stessa Regione in regime di emergenza e ad un passo dalla completa saturazione”, dice il primo cittadino. Greco attende di comprendere quali mosse voglia fare la Srr4 e se a Timpazzo la società che gestisce il sito stia garantendo la piena efficienza. Sia la Srr4 che i vertici di “Impianti Srr” avevano detto no ad una prima direttiva della Regione, che imponeva surplus da “Sicula trasporti”. Ieri, però, l’assessore Baglieri e il dipartimento acqua e rifiuti hanno diffidato le società e minacciato il commissariamento, scrivendo anche alle procure.

“Ancora una volta – aggiunge Greco – siamo costretti a spiegare che nessuno vuole venire meno al principio di solidarietà con le città della Sicilia che conferiscono in discariche in difficoltà, ma esistono anche le esigenze dei Comuni del nostro ambito. Non vorremmo essere costretti, una volta esaurita la discarica di Timpazzo, a trasferire i rifiuti lontano dalla Sicilia, con tutti i costi e i disagi che ne derivano. Leggo le dichiarazioni dell’assessore Baglieri e non posso che constatare, con grande amarezza, che ancora una volta dev’essere Gela a salvare la Sicilia da una emergenza rifiuti in piena estate. Si parla addirittura di diffide, ma nessuno può andare contro il Tar, neanche la Regione. Il Tar ha sospeso la possibilità di conferire senza limiti. Pertanto, voglio capire, alla luce di questa nuova situazione di emergenza, cosa vuole fare la Srr, come si vuole muovere e se sta facendo rispettare l’ordinanza. Voglio sapere se il soggetto gestore degli impianti abbia adeguatamente vigilato, garantendo le esigenze dei territori dei Comuni soci ed evitando il continuo andirivieni di grossi tir stracolmi di spazzatura, altrove impediti. Dalla “Impianti” voglio sapere quali siano i reali intendimenti in ordine alla garanzia di mantenimento dei livelli di efficienza e del corretto funzionamento dei siti che gestisce e quali siano le misure e i necessari correttivi che si intendono apportare, onde evitare il pericolo di una imminente saturazione. Tutto questo è stato messo nero su bianco nella lettera inviata ieri. Adesso, attendo risposte chiare e precise. L’attenzione è massima e continuerò a monitorare la situazione”. Le richieste di Greco, su un piano politico, sembrano anche una risposta agli alleati renziani di Italia Viva, che attendevano una sua presa di posizione. La Regione, però, pare che non intenda assolutamente arretrare e Timpazzo è visto come sito di riferimento per tentare di arginare la crisi dei rifiuti che continua a toccare l’area etnea. Dopo un anno, praticamente non è cambiato nulla.

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