Timpazzo, il ciclo rifiuti e le aree Sin: verifiche bicamerale, “su bonifiche si deve fare di più”

 
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Gela. Da questa mattina, i parlamentari nazionali della commissione bicamerale “ecomafie” stanno svolgendo attività di verifica e di ispezione nei siti del ciclo locale dei rifiuti ma anche nelle aree industriali, a partire da quelle che ricadono nel Sin. Hanno iniziato le visite dalla piattaforma integrata di Timpazzo. Quella locale è una delle discariche più importanti di tutta l’isola. Il presidente Jacopo Morrone e tutti i componenti presenti, compreso il senatore M5s Pietro Lorefice, hanno avuto colloqui con i riferimenti di Srr4 e Impianti Srr, le società che sovraintendono il ciclo dei rifiuti sul territorio. A Timpazzo, c’erano tra gli altri il presidente Srr Vincenzo Marino e il manager di Impianti Giovanna Picone. Sul tavolo della Regione, tra le altre cose, c’è il progetto di ampliamento di Timpazzo, con due nuove vasche, che però si trova davanti i vincoli ambientali della zona e le osservazioni della commissione tecnica specialistica, che hanno posto al momento più di un freno.

Proprio Morrone ha sottolineato l’esigenza di approfondimenti pure nelle aree limitrofe, ricordando il provvedimento di sequestro delle vasche ormai sature, quelle in gestione all’Ato Cl2 in liquidazione.

Successivamente, i parlamentari si sono spostati nelle aree Sin, quelle che hanno risentito maggiormente dell’impatto industriale. Il nodo fondamentale, anche rispetto al confronto con Eni, rimane quello delle bonifiche. Le percentuali di procedure completate sono assai basse. “Dal 2018 è iniziata un’inversione di tendenza – sottolinea Lorefice – le percentuali sono in progressivo aumento ma bisogna fare ancora di più. Noi monitoriamo tutto”. L’ultima tappa, sarà Piazza Armerina, per giungere in un allevamento che ospita cavalli strappati alle corse clandestine, dove spesso le organizzazioni criminali mettono le mani per avere introiti ingenti.

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