Timpazzo, “Impianti Srr” vara il piano anticorruzione: controlli per prevenire illeciti

 
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L'amministratore di "Impianti Srr" Giovanna Picone

Gela. Sulla piattaforma integrata di Timpazzo le attenzioni sono forti, a partire da quelle del governo regionale, che continua a destinare conferimenti ulteriori, nel tentativo di mettere una pezza ad una crisi dei rifiuti dai contorni sempre più gravi. La scorsa settimana, la commissione regionale antimafia ha aperto un approfondimento proprio su Timpazzo e sulla gestione del sito, affidata alla società in house “Impianti Srr”. In una fase sicuramente non semplice, proprio dagli uffici di “Impianti” è arrivato il piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Cinquanta pagine che riportano le linee guida da attivare proprio per impedire anomalie gestionali, casi di corruzione o di conflitto di interessi, ma anche qualsiasi forma di infiltrazione criminale, anzitutto nel sistema dei lavori e degli appalti. Un piano, varato con il coordinamento dei funzionari della società e dell’amministratore Giovanna Picone, che affida compiti di controllo all’Rpct e all’organismo di vigilanza, rifacendosi ai dettami posti dall’Anticorruzione nazionale. Da poco, “Impianti” ha varato la pianta organica, che con i numeri riportati richiama una struttura organizzativa già piuttosto complessa, con un totale, tra funzionari, tecnici e operai del servizio raccolta, che si avvicina ai 400 dipendenti. Sulle future assunzioni, la stessa commissione regionale antimafia ha voluto porre l’accento. Anche gli inquirenti mantengono comunque un focus sul sistema di Timpazzo. Ci sono stati accertamenti dei militari della guardia di finanza. “Impianti” si trova a portare avanti l’intero sistema ed è al contempo gestore del servizio di raccolta e smaltimento nei Comuni della Srr4. Domani, proprio intorno alla Srr4 potrebbe delinearsi una governance, in parte rivista. E’ fissata la prima assemblea, successiva alla recenti amministrative. Faranno il loro ingresso i nuovi sindaci di Butera e Sommatino. Anche il cda, attualmente condotto dal sindaco di Mazzarino Vincenzo Marino, potrebbe andare incontro a novità.

Nel piano triennale di prevenzione della corruzione, è inoltre riportata l’intera procedura da adottare per verificare se le attività, amministrative e burocratiche, possano risentire di anomalie o di fattori esterni. Ieri, invece, la prefettura e l’amministrazione comunale del sindaco Lucio Greco hanno rinnovato il protocollo di vigilanza collaborativa con l’Anticorruzione, richiamando ancora una volta un settore assai delicato come quello dei rifiuti e delle relative gare. Il manager di “Impianti” Picone, che ha anche riferito alla commissione regionale antimafia, fa molto affidamento sull’intero sistema di prevenzione, sapendo di essere alla guida di una struttura che sta diventando molto complessa, su ogni fronte.

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