Trovata l’intesa tra panificatori, il pane costerà 2,5 euro al Kg

 
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Gela. Alla fine la fumata bianca c’è stata. Da lunedì prossimo, 26 marzo, il prezzo del pane in tutti i panifici della città sarà di due euro e cinquanta al chilo. La decisione questa volta è stata presa quasi all’unanimità da tutti i panificatori presenti ieri sera nell’improvvisata sede di via Verga.

Assente solo un commerciante. All’interno della fumosa sala, tra mille discussioni e altrettante sigarette, tutti hanno deciso di sottoscrivere un documento e stabilito di riportare il prezzo alle normali condizioni di vendita. Niente pane a un euro, quindi, né un euro e cinquanta. Non solo, dalla successiva domenica niente più pane.

I commercianti osserveranno una giornata di riposo: “Pirchì a duminica è do Signuri” come hanno detto in tanti. Stabilito anche che si dovrà panificare ogni giorno fino alle quattordici. Dopo tale orario non si potrà più sfornare pane caldo. Soddisfatti sia il presidente regionale dei panificatori, Gaetano Marinetti, sia il presidente della Confartigianato Salvatore Terlati.

Quest’ultimo alla fine è rimasto pure senza voce. Per entrambi è stata una lunga serata (per la verità mesi) di duro lavoro per cercare di riportare sui binari del giusto prezzo tutti i commercianti. Una categoria che si ricompatta, dunque, e che mette fine alla “guerra del pane” come è stata definita da molti. Gente onesta e instancabili lavoratori che ha deciso mettere la parola fine ad un clima di tensione e slogan affissi sulle vetrine dei negozi, come “la qualità del pane non ha prezzo”, “siamo gente onesta, non evasori fiscali”.

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