Ustionato dalle scorie di una lama da taglio, muore un settantottenne

 
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Gela. Non ce l’ha fatta Rocco Orazio Zuppardo, il pensionato settantottenne che aveva riportato gravi ustioni a seguito di un infortunio domestico. Stava maneggiando una lama da taglio, quando le scorie incandescenti hanno incendiato i suoi abiti.

Travolto dal rogo dei suoi vestiti, aveva riportati ustioni in diverse parti del corpo. La sua convalescenza è durata poco più di venti giorni. L’altro ieri, durante un delicato intervento chirurgico, il suo cuore ha smesso di battere. Aveva riportato ferite gravi in diverse parti del corpo, tanto da costringere i medici dell’ospedale di Gela a ordinarne l’immediato trasferimento verso il più qualificato centro ustioni di Catania. L’equipe medica etnea si era subito riservata la sua prognosi di guarigione. In verità, negli scorsi giorni, aveva sottoposto Rocco Orazio Zuppardo a un primo intervento chirurgico. Il quadro clinico del pensionato sembrava lasciare presagire segni di ripresa. Una speranza che purtroppo non è durata molto. Martedì, infatti, l’uomo è tornato in sala operatoria da dove è uscito cadavere. La notizia ha letteralmente spezzato la speranza che nutrivano i suoi familiari. Il corpo privo di vita dell’settantottenne ha fatto ritorno in città solamente nella tarda mattinata di ieri. Un carro funebre lo ha riconsegnato ai familiari che attendevano nel suo appartamento di via Indovina al civico 39, nell’estrema periferia a nord della città. I funerali saranno officiati oggi pomeriggio alle 3,45 nella chiesa di San Sebastiano martire. Il corteo funebre muoverà dall’abitazione del malcapitato, pochi metri distante dalla parrocchia del rione Settefarine. Lascia la moglie e tre figli. Tutte persone religiose, molto vicine all’attività della chiesa del popoloso quartiere. Gli stessi hanno preferito stringersi nel dolore senza rilasciare nessuna dichiarazione sull’accaduto. Si sono limitati a piccoli commenti che lasciano presagire la rabbia dovuta alla perdita del proprio caro vittima di un banale e atroce infortunio sul lavoro.

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