“Variazione Pef era importante e sono rimasto in aula”, Alabiso: “Sfiducia? Non ha più senso”

 
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Il consigliere della Lega Emanuele Alabiso

Gela. In settimana, l’assise civica ha chiuso la trafila degli atti che garantiranno le coperture per il nuovo servizio rifiuti in house, con il passaggio alla società Impianti Srr. Era già stato approvato il Piano economico finanziario e da ultimo il sì è arrivato anche per la relativa variazione di bilancio. Il centrodestra, che non riconosce la linea amministrativa del sindaco Lucio Greco, già con il Pef e poi anche con la variazione ha dimostrato di essere nettamente distante, non partecipando al voto. Il leghista Emanuele Alabiso, invece, sulla variazione è rimasto in aula, astenendosi. “La variazione di bilancio per il Pef, dopo che era già stato approvato il Piano economico finanziario, era un passaggio obbligato. Per me, è un atto fondamentale per assicurare l’avvio del nuovo servizio rifiuti. Io e il consigliere Vincenzo Cascino siamo rimasti in aula. Anche se fossimo usciti – dice – l’atto sarebbe comunque passato. Cosa dobbiamo dimostrare che la maggioranza non c’è più? Ma questo è ormai palese. Personalmente, ho ritenuto che rimanere in aula fosse la cosa più giusta. Poi, ognuno ragiona come meglio crede. Sicuramente, non si può tirare in ballo il centrodestra, accusandolo di voltare le spalle alla città perché non è affatto così. Per atti di questo tipo, continuerò a seguire questa linea”. Alabiso, da tempo contesta le scelte amministrative ed è stato tra i primi a firmare la mozione di sfiducia al sindaco Lucio Greco. Dopo il rinvio della discussione, che sarà ripresa in aula il prossimo 12 giugno (salvo che non accada qualcos’altro), i leghisti hanno invitato il resto del centrodestra a ritirare le firme.

L’invito non ha avuto riscontro e al momento neanche i salviniani hanno proceduto in tal senso. E’ evidente, comunque, che non ci sia più grande convinzione. “La sfiducia poteva avere senso fino ad inizio anno, per poi votare in questo periodo. Ma adesso non ne vedo l’utilità. Si andrebbe al voto comunque a scadenza naturale. Con una situazione come quella che sta vivendo l’ente comunale – conclude Alabiso – meglio rimanere con questo sindaco, che ha fallito tutti gli obiettivi, piuttosto che affidarsi ad un commissario. Si invoca tanto il bene della città e mi sembra che sia la soluzione migliore, in una fase molto difficile e complicata”.

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