Violenza al pronto soccorso, “l’operatore non si è difeso ci ha aggrediti ferendoci”

 
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Gela. Quanto accaduto ieri, in ospedale, con la tensione sfociata in una contesa fisica tra un operatore sanitario e una coppia di coniugi, potrebbe avere ulteriori risvolti date le conseguenze. È la donna coinvolta nella vicenda che fornisce la propria versione dei fatti. “L’operatore sanitario non si è affatto difeso ma ci ha aggrediti – dice – tutto è iniziato perché un nostro familiare era in procinto di essere dimesso e mio marito stava cercando di entrare per darmi una mano con la valigia e con il resto. Inizialmente, l’operatore ha impedito l’ingresso e ha iniziato ad insultarci pesantemente. Da lì, gli ho dato uno schiaffo e lui per tutta risposta mi ha colpita facendomi finire a terra. Ho sbattuto anche contro lo spigolo del letto. La sua ira è stata placata solo da un altro paziente. Però, non si è fermato e davanti alle rimostranze di mio marito, ha proseguito colpendolo e causandogli una ferita alla fronte e la frattura di una mandibola. Non si è difeso, ci ha letteralmente aggrediti in modo brutale”.

Dalla sua testimonianza emerge anche, sulla base della ricostruzione dei fatti di ieri accaduti al pronto soccorso, che “l’operatore tentava di avventarsi contro il nostro familiare allettato”. La donna che ha deciso di fornire la propria versione dei fatti spiega infine che “dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza si capirà bene quanto accaduto”.

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