Gela. Per anni, hanno pagato bollette idriche di poco superiori ai cento euro, ma nell’arco degli ultimi mesi però si sono viste recapitare importi molto pesanti, superiori ai duemila euro. E’ accaduto di nuovo ad almeno due utenti. Abbiamo già riportato situazioni al limite, come quella di una famiglia, che vive in un appartamento in affitto a Caposoprano, destinataria di una bolletta da oltre seimila euro. Due donne, ora, chiedono a Caltaqua di rivedere gli importi, che ritengono del tutto sproporzionati rispetto ai consumi effettivi. Hanno messo in mano tutte le carte all’avvocato Stefano Scepi che sta predisponendo una diffida, da indirizzare alla società italo-spagnola. Il legale chiede un controllo sugli importi e la rifatturazione, alla luce dei veri consumi delle utenti. C’è il sospetto infatti che queste bollette “d’oro” siano frutto di errori nella definizione dei consumi per utenti che, pur non avendo mutato abitudini nell’uso dell’acqua, si vedono costretti a pagare importi anche superiori ai duemila euro.
E’ una delle tante anomalie di un servizio idrico che continua a pesare quasi esclusivamente sulle spalle degli utenti, costretti a sforzi economici sempre più gravosi.
