Astensione legali, “da governo solo risposte basate sul carcere e sulla restrizione del diritto di difesa”

 
0

Gela. Emergenza carceri e limitazioni allarmanti del diritto di difesa. Sono queste le ragioni alla base dell’astensione dalle udienze dei legali delle Camere penali italiane. Un’iniziativa conclusasi ieri. Anche gli avvocati della Camera penale “Eschilo” hanno aderito, nei tre giorni (da mercoledì e fino a venerdì). “Siamo convinti che la risposta del governo, su un piano pubblico, non possa sempre essere carcere-centrica – dice il presidente della Camera penale Rocco Guarnaccia – si rende più rigido il regime carcerario e si aumentano i reati che determinano la detenzione. Però, non si tiene per nulla in considerazione che è in netto aumento la percentuale di suicidi nelle strutture di detenzione, quindici solo dall’inizio dell’anno. Le strutture sono sovraffollate. Il governo addirittura restringe il ricorso a misure alternative. Inoltre, non accettiamo che si renda quasi impossibile l’appello per gli imputati assenti o irreperibili”. Il presidente del Consiglio dell’ordine, Mariella Giordano, parla della necessità di un confronto istituzionale. “Serve un tavolo di lavoro complessivo su tutti questi aspetti – spiega – non si può accettare l’idea di una giustizia meramente forcaiola. Tutti siamo per l’efficienza e la celerità ma senza restringere il diritto di difesa riconosciuto nel nostro ordinamento. Vanno rispettati i diritti di tutti i cittadini e di tutte le parti, imputati o parti civili nel caso del processo penale”.

“Purtroppo, va registrato che quanto sta accadendo – sottolinea invece l’avvocato Antonio Gagliano componente del Consiglio nazionale forense – è anche frutto di una massiva opera di una certa stampa che esalta queste risposte solo carcere-centriche e forcaiole. Va avanti da anni. Il carcere viene visto come la soluzione a tutto e non è accettabile. Ci sono tipologie di reati che giustamente vanno puniti ma che non possono in alcun modo legarsi alla detenzione. Bisognerebbe guardare a modelli di altri Stati europei che non fanno certamente ricorso alla sola detenzione sul piano delle pene”. Ieri, alla breve conferenza stampa indetta dai legali, ha partecipato inoltre l’avvocato Claudio Bellanti, consigliere della Camera penale.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here