“Avanti ma senza decisioni unilaterali”, Di Dio: “Pd? Scappare è soluzione più facile”

 
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Il consigliere comunale Luigi Di Dio

Gela. “Scelte unilaterali non dovranno più essercene. Il confronto in maggioranza è sempre utile, ma deve servire proprio ad evitare che le decisioni, come troppo spesso è capitato in quest’anno di governo della città, non siano condivise con tutti gli alleati”. Anche i forzisti, come spiega il consigliere comunale Luigi Di Dio, nel corso del vertice di maggioranza tenutosi martedì in municipio hanno ribadito la loro linea, ovvero massima condivisione nelle scelte amministrative, senza fughe in avanti del sindaco e degli assessori. “Incontri di questo tipo sono sempre importanti, purché servano a tracciare una linea precisa da seguire – aggiunge il capogruppo azzurro – è questo il passo giusto. Il confronto tra alleati politici è sempre una ricchezza, altrimenti c’è spazio solo per scelte unilaterali, che Forza Italia non ha mai sostenuto”. Il gruppo che si rifà al deputato regionale Michele Mancuso è uno dei pilastri partitici dell’alleanza di Greco e un anno fa accettò il patto che ricomprendeva anche il Pd. I dem, adesso, si sono tirati fuori e non fanno più parte della maggioranza di Greco. Di Dio non risparmia un commiato politico, a tinte polemiche, agli ormai ex alleati.

“Personalmente, penso che il Pd sia uscito dalla giunta dopo aver maturato un percorso decisionale interno – conclude – e non entro nel merito delle loro scelte. Però, non accetto che passi un messaggio sbagliato. Hanno dichiarato pubblicamente di averlo fatto, “perché non siamo tutti uguali”. La ritengo una spiegazione piuttosto fuori luogo. Anche Forza Italia, negli scorsi mesi, non ha condiviso alcune scelte del sindaco. Quando non ci fu intesa sul secondo assessorato, avremmo potuto lasciare la giunta e la maggioranza. Ma noi abbiamo preso un impegno con la città. Ci siamo presentati come alleati del sindaco Lucio Greco e andiamo avanti, certamente non perché siamo a caccia di posti. Le affermazioni arrivate dal Pd non le ritengo corrette, soprattutto nei riguardi delle altre forze della coalizione. Ormai, sbattere la porta e scappare è diventata la soluzione più facile per addossare le colpe agli alleati”.

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