Caltaqua conferma tutto: “Non venderemo l’acqua al Consorzio di Manfria”

 
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Caltanissetta. Caltaqua ribadisce la sua intenzione a non concedere il servizio idrico al consorzio di Manfria. Lo ha detto in un’altra nota molto dura. “Nessuna “concessione” è mai stata data da Caltaqua – nè mai sarebbe stato possibile farlo alla luce di quanto prevede il contratto di affidamento del servizio idrico per l’intera provincia di Caltanissetta – al Consorzio Piano Marina che ha effettuato la realizzazione delle opere di urbanizzazione del comprensorio in questione realizzando la rete idrica della zona”.
Caltaqua, come spiegato in dettaglio nelle comunicazioni già inviate al Sindaco di Gela, alla Regione e al Consorzio ATO Idrico CL6 , ha chiarito di aver fornito, anche sulla base di una specifica richiesta del sindaco pro-tempore di Gela, un punto di fornitura idrica al Consorzio Piano Marina per consentire allo stesso la realizzazione delle previste opere di urbanizzazione, compresa la rete idrica a servizio della contrada.
Avendo appreso l’ultimazione dei lavori, la società ha provveduto ad inviare apposita comunicazione al Consorzio Piano Marina per la regolarizzazione della posizione contrattuale.
“Non c’è poi alcuna analogia tra la situazione di Piano Marina e di Manfria – scrive Caltaqua – come invece da taluno sostenuto e che a tal proposito ha contestato al Gestore di aver utilizzato la politica dei due pesi e delle due misure. Le due situazioni in questione sono, infatti, radicalmente differenti. Per il comprensorio di Piano Marina non è previsto nel piano degli investimenti del gestore alcun intervento, da finanziare con fondi pubblici, per la realizzazione della rete idrica, mentre nel caso di Manfria sono previsti investimenti da realizzare con fondi pubblici per circa 12 milioni di euro, che riguardano il completamento della rete idrica, della rete fognaria e il progetto del collettore di adduzione dei reflui all’impianto di depurazione di Macchitella, di cui si prevede il potenziamento, anche al fine di superare l’infrazione comunitaria in atto.
Tali progetti esecutivi, già predisposti dal  gestore sin dal 2008, sono ancora bloccati per  questioni burocratiche legate all’acquisizione delle aree da parte del Comune di Gela, considerato che gli altri Enti interessati, compreso la Soprintendenza, hanno manifestato nell’incontro convocato dal sindaco di Gela nei primi di marzo, la loro disponibilità al rilascio dei pareri necessari per l’approvazione dei progetti esecutivi predisposti da Caltaqua”.

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