Caso Eni, in consiglio si pensa ad un atto unico: “Yard e spazio alle aziende locali”

 
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Gela. A poche ore dal consiglio comunale monotematico sul caso Eni, e mentre i vertici aziendali continuano il confronto con le delegazioni sindacali del settore chimico, maggioranza e opposizione

cercano di predisporre un documento comune da presentare in aula e consegnare direttamente nelle mani del sindaco Angelo Fasulo. L’iniziativa, messa a punto nelle ultime ore, mira ad evitare, almeno su questo tema, divisioni o semplici speculazioni politiche. Prima di arrivare questa sera in aula, i consiglieri di tutti gli schieramenti si riuniscono per definire il documento unitario.
Tra le richieste rivolte alla multinazionale davanti al nuovo piano economico, quella di coinvolgere le aziende locali dell’indotto nelle attività legate al progetto della piattaforma Prezioso K e delle altre infrastrutture industriali previste nel crono-programma tanto discusso.
E come? A ribadirlo, sono i consiglieri comunali Terenziano Di Stefano e Guido Siragusa, componenti della commissione sviluppo economico. “La vera riconversione della città – spiegano – sta proprio nella volontà di non abbandonare la sua vocazione industriale. Chiediamo da tempo l’avvio di tutte le attività propedeutiche alla realizzazione di uno yard industriale che possa fare da base anche per la costruzione di strutture previste nei piani Eni, servendo da base di riferimento per la nostra metalmeccanica specializzata. Non ci sono scuse”.
Riusciranno maggioranza e opposizione a presentare un documento unitario, evitando le passerelle personali che, troppo spesso, hanno caratterizzato le riunioni del civico consesso convocate davanti all’emergenza Eni? Tra qualche ora, arriverà la risposta.

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