Cocaina a Niscemi attraverso pusher gelesi: in appello condanne ridotte

 
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Immagini di repertorio

Gela. Furono coinvolti in un’inchiesta sullo spaccio di droga a Niscemi. Tre gelesi, lo scorso anno, vennero condannati proprio con l’accusa di aver piazzato cocaina tra acquirenti niscemesi. In secondo grado, su istanza avanzata dalle difese, è stata accolta la proposta di concordato. Le pene sono state riviste al ribasso dalla Corte d’appello nissena. La riduzione maggiore è stata decisa per Francesco Scicolone. Il gup del tribunale, in abbreviato, gli impose sette anni e sei mesi di detenzione. Era l’entità più consistente, anche rispetto al rito scelto. Il concordato, richiesto dal legale Rosario Prudenti, ha invece portato la pena a cinque anni di detenzione. Nel corso dei controlli, i poliziotti sequestrarono circa ottanta grammi di cocaina e denaro. Condanna ridotta anche per Ruben Raitano. Il concordato, proposto dal legale Davide Limoncello, ha portato a quattro anni e due mesi di detenzione, rispetto ai quattro anni e otto mesi di primo grado.

Una riduzione è stata decisa inoltre per Giovanni Mistretta. Per il tramite del concordato avanzato dal difensore, l’avvocato Maurizio Scicolone, la condanna è stata definita a quattro anni di reclusione, a fronte dei quattro anni e due mesi di primo grado.

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