Progetti Pon, sotto processo preside Pellitteri: La difesa, “nessuna irregolarità”

 
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Gela. E’ accusato di abuso d’ufficio perché, stando ai magistrati della procura, avrebbe utilizzato i progetti finanziati dall’Unione Europea, organizzati all’interno dell’istituto scolastico da lui diretto, senza rispettare le norme imposte dalla legge.

Il sessantunenne Gioacchino Pellitteri, già dirigente del primo circolo didattico e attuale consigliere comunale in quota Api, deve rispondere delle accuse mossegli davanti alla corte presieduta dal giudice Paolo Fiore.
Ieri mattina, in aula, si sono susseguite le deposizioni dei testimoni scelti dalla difesa dell’ex senatore.
L’avvocato Francesco Panepinto, infatti, ha sentito diversi operatori in servizio nell’istituto scolastico insieme ad un’esperta nominata proprio durante lo svolgimento dei corsi finanziati da Bruxelles.
I fatti contestati all’imputato risalgono a sette anni fa. In quel periodo, Pellitteri dirigeva il primo circolo didattico e, in base alle accuse contestate, si sarebbe autonominato esperto negli stessi progetti da lui coordinati.
Gli accertamenti vennero effettuati dagli agenti di polizia municipale che sequestrarono l’intera documentazione a conclusione di alcuni controlli avviati sul fronte della dispersione scolastica.
L’avvocato Francesco Panepinto, anche durante l’udienza di ieri mattina, ha escluso qualsiasi responsabilità in capo al suo assistito.
Le due assistenti amministrative della scuola sentite hanno confermato che il preside non avrebbe, in ogni caso, mai preso parte in qualità di esperto ai corsi organizzati nell’istituto.
Una tesi confermata da una delle docenti chiamate a testimoniare. La stessa versione è stata fornita dell’esperta esterne che, nell’edizione dei corsi finita al centro dei controlli, si occupò di alcuni moduli d’insegnamento.
Il pubblico ministero Antonio D’Antonia, invece, ha cercato di capire, proprio attraverso le domande formulate alle testi, se il preside abbia materialmente partecipato ai corsi.
La segnalazione del presunto abuso scattò subito dopo la serie di controlli messa in atto dagli agenti della polizia municipale. La difesa di Gioacchino Pellitteri, in ogni caso, ha messo in discussione anche la fondatezza degli accertamenti compiuti dal corpo dei vigili urbani.
A conclusione delle deposizioni, il presidente Paolo Fiore ha deciso di rinviare il dibattimento al prossimo 3 ottobre. Per quell’occasione, l’avvocato Francesco Panepinto ha chiesto di sentire nuovi testimoni. Il procedimento, comunque, si avvia alle battute finali.

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