Crisi Covid, sindacati ed esercenti: “Da Greco prima di un no ci saremmo aspettati confronto vero”

 
0

Gela. L’unità tra politica e parti sociali è piuttosto lontana dal concretizzarsi. Il tentativo di rendere meno traumatica l’emergenza che sta seriamente affossando gli ultimi barlumi di economia locale ha aperto un solco. Il sindaco Lucio Greco, nel corso della seduta monotematica di consiglio comunale conclusasi nel primo pomeriggio di oggi, ha rimandato al mittente la proposta dei sindacati confederali e delle organizzazioni datoriali, che chiedevano l’uso delle royalties estrattive per andare incontro alle attività in crisi, sull’orlo della chiusura definitiva. Greco ha spiegato che ci sono delle esigenze di sopravvivenza dell’ente comunale, che non possono essere taciute, e inoltre l’uso delle royalties non lo ritiene in linea con quanto disposto dalle norme in materia. Un no che sindacati e organizzazioni datoriali considerano come un passo indietro, anche dal fronte del consiglio comunale. “Esprimiamo amarezza per le parole del sindaco e per l’atto di indirizzo esitato dal consiglio comunale il cui contenuto appare ovvio, retrodatato e privo di voglia di affrontare il dramma di oggi, che non per nulla si definisce “pandemia mondiale”. La stessa ha cambiato i tempi di ognuno di noi oltre che le abitudini consolidate. Lo sforzo di analisi e proposta che appena ventiquattro ore fa abbiamo reso pubblico, chiedendo l’utilizzo delle royalties, mira a risolvere una emergenza che noi insieme abbiamo gestito fino ad oggi, da un lato invitando piccole e medie aziende a chiedere la cassa integrazione e dall’altro ad esaminare e sottoscrivere il verbale congiunto. Questo vale per nove settimane – spiegano – poi ci saranno i licenziamenti e la chiusura delle attività. Ci saremmo aspettati un confronto, non siamo innamorati delle nostre proposte, sicuramente per farle siamo consapevoli della loro percorribilità, cioè della loro concretizzazione entro trenta giorni. Siamo aperti a qualunque altra forma di reperimento delle risorse economiche e siamo disponibili a percorrere qualunque altra strada che ci porti all’obiettivo”.

Ignazio Giudice (Cgil), Emanuele Gallo (Cisl), Maurizio Castania (Uil), Andrea Alario (Ugl), Francesco Trainito, Rocco D’Arma e Paolo Grimaldi (Confcommercio-Fipe), Antonio Ruvio (Casartigiani) e Rocco Pardo (Confesercenti) ribattono alla chiusura di Greco e dell’assise civica, ma non dicono basta al confronto e invitano altre organizzazioni datoriali e gli ordini professionali a collaborare. “La politica, che oggi chiede collaborazione e noi siamo pronti come sempre, ci indichi dove e come possiamo aiutarla dato che la nostra proposta è stata valutata in nottata e questa mattina è stato pubblicizzato il no con aggettivi che sicuramente non abbiamo gradito ma sui quali sorvoliamo perché a noi interessa solo raggiungere un obiettivo, salvare l’economia della città evitando la morte di migliaia di attività commerciali e di conseguenza migliaia di posti di lavoro – concludono – per noi questo è un valore assoluto e dobbiamo rappresentarlo anche a chi vorrebbe impegnare il tempo di tutti a produrre polemiche, noi vogliamo produrre lavoro certo e sereno per il supremo bene della città e del territorio. Lanciamo l’appello anche agli ordini professionali e altre associazioni datoriali per una adesione al laboratorio di idee, confronto e proposte da far recepire dalla politica”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here