Debiti da milioni di euro sui rifiuti, ancora verifiche in municipio: ricorso per riavere i soldi da Tekra

 
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Gela. Tutto rimesso in discussione. Il fronte rifiuti, con milioni di euro che girano nei rapporti contrattuali tra il Comune e l’azienda campana Tekra, è ancora al centro di continue verifiche da parte del commissario Rosario Arena e dei suoi tecnici di riferimento. Ora, ritornano in ballo gli oltre sette milioni di euro che il municipio deve pagare alla società, dopo aver chiuso una transazione finanziaria da centomila euro al mese. Soldi che si riferiscono soprattutto a servizi aggiuntivi svolti in passato. Proprio Arena ha dato mandato di agire per la revocazione dei due decreti ingiuntivi che l’ex giunta Messinese scelse di non contestare. Sono proprio quelli che impongono all’ente di versare più di sette milioni di euro nelle casse dell’azienda campana. Di recente, inoltre, i legali di Tekra sin sono nuovamente rivolti al tribunale di Palermo, sempre per un credito vantato nei confronti del municipio, questa volta da poco più di quattro milioni di euro. Arena, che si avvale della collaborazione dei funzionari Orazio Marino, Santi Nicoletti e di recente di Grazia Cosentino (una sorta di pool di controllo), dopo aver chiesto ulteriori dati al segretario generale Salvatore Pignatello, ha dato mandato all’avvocato Adele Boscia. Verrà presentato ricorso per revocazione. “Con la task force che ho predisposto – spiega il commissario – la situazione sta cambiando. Riteniamo ci siano i presupposti per agire in giudizio e far venire meno le basi di quei decreti ingiuntivi. Ci stiamo provando”.

“A seguito di un’attività di tipo ispettivo e di approfondimento posta in essere dagli uffici – si legge nel provvedimento – inerente quanto avvenuto in occasione dei due predetti decreti ingiuntivi non opposti, è addivenuto alla conclusione che si rende opportuno esperire il ricorso straordinario per revocazione avverso i decreti ingiuntivi di che trattasi e, comunque, ogni altra eventuale azione finalizzata alla tutela degli interessi del Comune di Gela con particolare riferimento al recupero delle somme oggetto dei decreti ingiuntivi di che trattasi, impartendo direttiva in tal senso”. Secondo Arena ci sono i presupposti per ottenere la restituzione dei soldi chiesti da Tekra con i decreti ingiuntivi. Una scelta che non era facile da prevedere, anche a seguito della transazione conclusa ad inizio anno con i manager campani. La gestione commissariale, fin dall’inizio, si è concentrata sulle pieghe del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, con l’intenzione di verificare se gli importi milionari dovuti dal Comune avessero fondamento concreto, in attesa della nuova gara da un anno per l’affidamento dell’appalto.

3 Commenti

  1. Povera Tekra, stava così tanto bene ,quando Gela era amministrata da quattro politicanti ignoranti.( Mi riferisco alla voce del verbo ignorare)

  2. Finalmente qualcuno che vuole fare chiarezza sul business della spazzatura, che ha spadroneggiato a Gela sia in termini economici, e sia per quanto riguarda le assunzioni
    presso la Tekra.

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