Di Paola sonda l’agorà, incontro con dem: “Candidato? Disponibili ma si chiuda prima possibile”

 
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Fava e Arancio insieme al consigliere comunale Orlando e all'altro vicecommissario Di Dio

Gela. Gli incontri con tutte le forze dell’agorà politica, per l’alternativa all’amministrazione Greco e al centrodestra, si protrarranno anche nel fine settimana. Il mandato è stato messo nelle mani del vicepresidente Ars Nuccio Di Paola. A conclusione del vertice della scorsa settimana, ha subito iniziato un giro di “verifiche” con le anime del progetto politico in via di definizione. In questi giorni, vedrà, tra gli altri, i civici di “Una Buona Idea” e “Civico lab” e il gruppo di “PeR”, Sinistra italiana e la lista “#2029”. Un primo confronto c’è già stato, ad inizio settimana, con i dem. Di Paola ha il compito piuttosto complesso di “fare sintesi” e portare all’agorà una proposta politica che concentri l’assenso di gran parte dei pezzi inseriti in questo cammino. Ci sono i progressisti ma anche i civici e i moderati. “Abbiamo dato la disponibilità ad indicare un potenziale candidato a sindaco, che sia competente e autorevole. Dovrà avere la capacità di prendere decisioni importanti, in una fase di flessione evidente della città – dice il commissario del Pd Giuseppe Arancio – non si è parlato di nomi. Non è ancora il momento”. L’ex parlamentare Ars qualche riflessione in più la spende per l’avvento di gruppi che potrebbero non rivedersi negli schieramenti attuali. “Personalmente, ritengo che non sia il tempo di avere dieci candidati a sindaco – sottolinea – la balcanizzazione non fa bene alla città. Non si può andare avanti con il tutti contro tutti. Le nuove forze che si stanno affacciando a questo contesto, dovrebbero avere la consapevolezza di sostenere un progetto comune, insieme ad altri alleati. Non ne faccio una questione di simboli. Chiaramente, chi ha governato con il centrodestra difficilmente si potrà rivedere nel nostro progetto. Voglio sperare che non ci sia la tendenza a generare gruppi su gruppi e a dividere ulteriormente il campo”. Non è un mistero che entità come le liste dell’ex parlamentare Ars Pino Federico o gruppi strutturati come l’Mpa, al pari della dimensione dei moderati, possono diventare fattori decisivi per puntare o meno alla vittoria delle amministrative.

“Si deve chiudere prima possibile – spiega uno dei vicecommissari dem Giuseppe Fava – lo abbiamo detto a Di Paola. L’asse deve essere quello iniziale, con il Movimento cinquestelle, il Pd e il progetto civico. Il candidato a sindaco potrebbe arrivare da questo contesto. Per noi, comunque, sono una risorsa importante pure le forze moderate e centriste”. Fava non si sbilancia ma fa intendere che non disdegnerebbe il sì ad una candidatura “di spessore”. “A Di Paola lo abbiamo riferito – conferma – il suo potrebbe essere un profilo politico e istituzionale capace di avere il consenso delle forze del progetto che stiamo sviluppando. Ci sono soluzioni che vanno vagliate prima possibile anche negli altri gruppi, a partire ripeto da quello di partenza, con M5s, Pd e progetto civico. Donegani? Non c’è assolutamente nessun problema di tipo personale. Stimiamo la sua attvità e il suo impegno. Però, è al tavolo in rappresentanza di “PeR”, Sinistra italiana e “#2029”. Eventualmente, potrebbe essere un possibile candidato a sindaco di quel gruppo. Non è il momento di fare polemica ma di trovare una sintesi che consenta di sviluppare un progetto politico che si sviluppi in un arco temporale tra cinque e dieci anni. Tutti dobbiamo esserne consapevoli”. La sintesi richiesta a Di Paola non è per nulla a portata di mano e tocca al parlamentare regionale cercare di mettere insieme le tante istanze dell’agorà politica, senza dimenticare potenziali aperture che possano dare un sostegno ulteriore. “Se l’agorà dovesse saltare – precisa il vicepresidente Ars – daremo la vittoria alla destra. Chi vuole sostenere il progetto deve abiurare eventuali rapporti con il centrodestra”.

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