Disabili, Consulta accusa maggioranza: “Pilateschi e da Sammito ci aspettavamo un sì”

 
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Aliotta durante un intervento in consiglio comunale

Gela. La Consulta che raggruppa le associazioni a tutela dei diversamente abili fa i nomi e non condivide affatto la “strumentalizzazione” politica sul servizio di trasporto. Il presidente Livio Aliotta ha preso parte al consiglio monotematico di giovedì, conclusosi con un atto di indirizzo, presentato dall’opposizione, che per poco ha sbattuto contro l’astensione della maggioranza. Così, Aliotta prende posizione e critica anche le scelte del presidente dell’assise civica Salvatore Sammito. “Ciò che colpisce è il fatto che nonostante l’invito formulato dalla Consulta gelese per la disabilità a non strumentalizzare politicamente le vicende inerenti i gravi problemi della stessa disabilità il consiglio comunale ha preferito spostare l’attenzione sulle beghe partitiche piuttosto che concentrare i propri sforzi su una soluzione condivisa delle predette questioni. Lo stesso organismo ha infatti espressamente sottolineato che non esiste differenziazione tra trasporto verso i centri di riabilitazione e quello pubblico, affermazione ampiamente supportata dalle normative e dalla documentazione fornita dalla stessa consulta ai consiglieri comunali presenti. Nonostante ciò vi sono stati consiglieri che hanno candidamente dichiarato – dice Aliotta – di non aver votato, in favore dell’atto di indirizzo salvo poi astenersi, solo perché l’atto di indirizzo chiedeva un proficuo confronto con le associazioni e chiedeva altresì l’immediata ripartenza del trasporto speciale e pubblico. Gli stessi hanno dichiarato di non aver compreso il collegamento col tema della seduta di consiglio comunale. Vi è di più i consiglieri di opposizione Alabiso, Spata, Bennici, Farruggia, Scerra e Ascia e Orlando hanno dimostrato ampia sensibilità e maturità nel raccogliere l’invito formulato a differenza dei colleghi di maggioranza Incardona, Caci, Cascino, Giuseppe Morselli, Giudice, Romina Morselli, Iaglietti, Sincero e Faraci, che in maniera pilatesca hanno preferito astenersi sulla questione dimostrando di non avere un reale e concreto interesse verso le impellenti e improcrastinabili esigenze dei cittadini con disabilità”.

Aliotta lamenta l’esclusione della Consulta dal confronto precedente alla riunione dell’assise civica e fa capire che probabilmente le loro posizioni sono considerate scomode. “Non corrisponde assolutamente al vero il fatto che tutte le associazioni siano state coinvolte nella vicenda trasporto avendo invece il primo cittadino convocato solo alcune associazioni ed avendo escluso la Consulta dal confronto. Si rappresenta inoltre che anche la commissione servizi sociali ha preferito convocare la consulta solo ventiquattro ore prima lo svolgimento della riunione sul trasporto disabili rendendo così difficoltosa se non impossibile la partecipazione. Creano forse disagio le osservazioni critiche sulle gravi carenze rivendicate dalla Consulta? – chiede provocatoriamente Aliotta – crea forse disagio il fatto che il Comune ad oggi costringe alla reclusione forzosa numerosi cittadini con disabilità poiché non garantisce loro il trasporto pubblico? Questi erano infatti i temi indicati all’interno della mozione bocciata dalla maggioranza. Ai posteri l’ardua sentenza”. Il presidente della Consulta non risparmia neanche la gestione della seduta condotta da Sammito. “Fa riflettere anche la scelta operata dal presidente del consiglio comunale dal quale ci saremmo aspettati una diversa sensibilità non solo perché anch’egli portatore di handicap – conclude – ma anche per l’attività professionale svolta. Così come propugnato in campagna elettorale ci saremmo aspettati un voto favorevole alla mozione ed un deciso e fermo intervento sul tema oggetto del consiglio monotematico. Infatti ricordiamo che l’oggetto del consiglio monotematico era il trasporto disabili e non il trasporto Aias, così come asserito da qualche consigliere”.

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