Dopo la vacanza lasciarono l’albergo senza pagare, verdetto ribaltato: assolti coniugi gelesi

 
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Gela. Avrebbero raggirato i titolari di una struttura alberghiera, in provincia di Palermo. Una coppia gelese, a conclusione della vacanza, si allontanò dall’hotel, senza pagare e dopo aver versato un assegno, ad acconto, risultato scoperto. Un ammanco totale di quasi duemila euro, che ha portato a processo marito e moglie, poi rintracciati dagli investigatori. I giudici della Corte d’appello di Palermo, però, hanno ribaltato il verdetto di condanna, che era stato emesso in primo grado, e hanno disposto l’assoluzione per entrambi. Sono stati accolti i rilievi mossi dal loro legale di fiducia, l’avvocato Carmelo Tuccio, che ha fatto emergere alcune incongruenze nella versione resa dall’accusa, sostenendo che i coniugi non avrebbero avuto intenzione di raggirare gli albergatori.

In primo grado, erano stati imposti due anni di reclusione al marito e un anno e otto mesi alla donna, che aveva già un precedente dello stesso tipo. Il verdetto era stato emesso dai giudici del tribunale di Termini Imerese. Davanti ai magistrati palermitani, invece, le contestazioni sono cadute. Ai due, oltre ai mancati pagamenti per quasi duemila euro, veniva addebitato il furto di diversi copriletti.

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